Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

Ci spiace deludere chi prova a fare della vicenda Rai una operazione mediatica "buttando in caciara" la protesta di chi sta provando a difendere servizio pubblico e posti di lavoro, ma l'11 giugno a scioperare non saranno i "mezzibusti sediziosi", guidati da un insieme variegato di sindacati corporativi, pronti a difendere "privilegi" mentre l'Italia tutta è chiamata a fare ancora sacrifici.

A scioperare saranno coloro che da sempre e prima di tutti hanno denunciato sprechi e privilegi perché non é assolutamente l'idea di fare la nostra parte che ci preoccupa. L’abbiamo già fatto in passato, contribuendo al risanamento del bilancio Rai e siamo pronti ancora oggi.

A preoccupare e' invece un taglio chirurgico che nasconde dietro la "nobile causa" della spending review un'operazione politica, toccando l'ennesimo asset strategico del paese, Raiway.

Nessun ragionamento d'insieme, nessuna visione strategica, solo un intervento mutilante che in nessun modo potrà produrre benefici al servizio pubblico, ma che con qualche probabilità avvantaggerà i soliti noti.
Ci spiace deludere chi si sente umiliato da questo sciopero, dichiarato "illegittimo" da quanti dovrebbero sapere che, come in ogni altra circostanza, la Commissione di garanzia sullo sciopero si limita ad invitare le organizzazioni a verificare la corretta applicazione della legge 146. La violazione dell’intervallo tra azioni di sciopero sussiste solo se i due scioperi ravvicinati ricevano una adesione tale da oggettivamente compromettere la continuità dei servizi pubblici. Solo una volta effettuati gli scioperi la Commissione potrà valutarne gli effetti ed eventualmente iniziare la procedura di valutazione. Strumentalizzando l’intervento della Commissione di garanzia in molti hanno emesso la sentenza senza attendere l’esito del processo.

Ci preoccupa tutta questa disinformazione e ci sorprende che proprio mentre siamo impegnati a difendere il pluralismo quale valore democratico, si registri una comunicazione così uniformante e fuorviante.

A scioperare saranno i precari che non verranno più' stabilizzati e i lavoratori che vedono il loro posto in pericolo insieme a coloro che credono ancora che il servizio pubblico sia un bene comune, che va liberato dalle ingerenze e dalle invasioni della politica . Non i supermanager, che non vedranno tagliato il loro stipendio, né le mega consulenze esterne, né gli appalti.

Noi stiamo con i primi, il popolo dei titoli di coda, e siamo pronti a riformare la Rai, non ci si chieda però di adeguarci all'ondata di populismo che sembra aver travolto tutto e tutti e che fa di chi chiede il confronto sul merito un nemico della Patria.

Le Segreterie Nazionali
Slc-Cgil, Uilcom-Uil,Ugl Telecomunicazioni, Snater, Libersind Conf.sal

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Sky: solidarietà lavoratori Rai e Mediaset

  25 Gennaio 2017
Si allegano i comunicati di solidarietà dei lavoratori Rai e Mediaset ai colleghi Sky, in sciopero per i trasferimenti da Roma a Milano. comunicato Sky - Mediaset Rai Solidarietà ai Lavoratori di Sky

3G Verbale incontro MISE

  24 Gennaio 2017
Si allega il verbale di rinvio d'incontro con £G sulle procedure di licenziamento. 3G verbale MISE di rinvio

Sky: due giornate di sciopero

  24 Gennaio 2017   Comunicati stampa
Il giorno 24 gennaio 2017 si sono incontrate le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil con le Rsu di Sky di tutto il territorio nazionale. L’oggetto del confronto è stato quanto annunciato dall’AD, Andrea Zappia, sulla volontà di riorganizzare le att...

Tim: comunicato unitario su trasferimenti aree di staff

  23 Gennaio 2017   Comunicati stampa
Abbiamo appreso che, da un incontro informativo territoriale tenutosi a Milano il 17.01.17, l’azienda intende accentrare le attività relative alle Funzioni FINANZA E ASSICURAZIONI ed INVESTOR RELATIONS in ambito AFC in una unica sede. Il progetto prevede lo spostame...