Si è svolto in questi giorni il primo workshop europeo dedicato ai lavoratori atipici al quale hanno preso parte numerosi rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali aderenti ad UNI e FIA.

La finalità del progetto, sostenuto dalla Commissione Europea, è quello di studiare e mettere a confronto le varie tipologie di lavoro atipico utilizzate in ambito comunitario al fine di presentare una raccolta di dati utili, al Sindacato ed alle Istituzioni europee, con i quali migliorare servizi, tutele e norme destinate a questi lavoratori. Un progetto di rilevante interesse per SLC e NIdiL che sono impegnate, rispettivamente, nello sviluppo di politiche contrattuali inclusive e a fornire risposte ai cambiamenti in atto nel mercato del lavoro.

In Italia rientrano sotto la dicitura di lavoratori atipici circa 4 mln di lavoratori, a tempo determinato, somministrati, autonomi e parasubordinati, questi ultimi, presenti solo nel nostro Paese. Per tutte queste figure è stato illustrato il percorso intrapreso da NIdiL, per migliorarne la qualità di vita e di lavoro, mentre un focus di approfondimento è stato dedicato al settore artistico e del giornalismo rappresentati da SLC.

Nel corso della discussione è stato inoltre toccato il tema della recente riforma del Jobs Act, sulla quale sono state evidenziate, dai rappresentanti sindacali di CGIL e CISL, le diverse chiavi di lettura che hanno diviso le Organizzazioni Sindacali italiane sul giudizio di merito della nuova legge.

Il progetto proseguirà con un secondo workshop dedicato alla contrattazione per poi giungere ad un meeting conclusivo che si terrà a Roma nella primavera del 2016.

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