Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Produzione culturale

L'ipotesi di accordo sottoscritta in data 17 novembre, che sarà sottoposta alla valutazione delle assemblee dei lavoratori e al Consiglio di Amministrazione nei prossimi giorni, è stata oggetto di valutazioni e letture del tutto parziali sia da parte dell'Azienda che della Stampa Nazionale.

E' necessario produrre, a nostro giudizio, interpretazioni autentiche e qualche "errata corrige".

Evidenziamo un dato politico difficilmente confutabile che non è che "abbiamo vinto tutti", come da comunicato aziendale: nei fatti ha vinto un modello produttivo che nella stabilità occupazionale garantisce la qualità produttiva con il ritiro dei licenziamenti dei componenti del coro e dell'orchestra, frutto di una grande mobilitazione che ha visto la solidarietà dei sindacati e delle parti datoriali europee e internazionali.

L'Azienda aveva dichiarato che "l'unica soluzione anche se dolorosa praticabile" era quella del licenziamento del coro e dell'orchestra.

E' nelle cose che se il valore della produzione culturale non sarà assunto nel nostro Paese come elemento costitutivo, e suppletivo dal punto di vista pedagogico all'istruzione, e dotato delle risorse necessarie (siamo pur sempre inchiodati allo 0,16 % del bilancio dello Stato) e di un percorso che porti ad una vera riforma del Sistema Cultura e Spettacolo, all'interno della complessiva riforma istituzionale e del Titolo V, ogni provvedimento e soluzione in merito alle Fondazioni Lirico Sinfoniche sarà del tutto temporanea e non risolutiva poiché legata a un'impostazione, quella attuale, in buona parte asservita a logiche puramente mercantili ed economicistiche.

Per cui anche l'ipotesi di accordo sottoscritta, qualora venisse ratificata, non è da considerarsi una risoluzione definitiva ma va monitorata nella sua applicazione.

E' curiosa la dichiarazione alla stampa del Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo, dott. Nastasi, circa l'intesa raggiunta che viene da lui definita come un "accordo storico che indica una strada nuova per i teatri lirici" e che potrebbe diventare "un modello" per le altre Fondazioni..ci domandiamo il Direttore Generale in che mondo vive?

Nei fatti, in tutte le Fondazioni in sofferenza -e non solo-, ancor prima degli ultimi provvedimenti legislativi, si sono raggiunti accordi che hanno ridotto gli stipendi e gli organici; sono quindi i lavoratori che si fanno carico responsabilmente della messa in equilibrio e del futuro della tenuta occupazionale, così come accade in questa fase nell'intero panorama lavorativo del Paese.

Così come è evidente che l'Azienda e il Sovrintendente nelle dichiarazioni in merito all'ipotesi di accordo raggiunta non sono pienamente a conoscenza dell'articolato dell'accordo stesso (vedi nota sinottica di seguito riportata)

C'è chi favoleggia, dichiarandolo alla stampa, che l'accordo precedente era "migliore" di quello sottoscritto; noi ribadiamo che non era un accordo strutturato e coerente, poiché l'obiettivo vero era esternalizzare in "cooperative spurie" buona parte dell'organico produttivo, per cui non si possono strumentalizzare vicende ormai conclamate e sostenute dal Sovrintendente pubblicamente con dovizia di argomentazioni che ipotizzavano un modello produttivo fondato sulla precarietà occupazionale e aperto al business delle grandi Agenzie internazionali.

Credere in quell'accordo "scatola vuota" è del tutto "infantile", denota miseria intellettuale poiché l'Azienda ha utilizzato quell'intesa  e il conseguente referendum per dividere i lavoratori e il sindacato in modo del tutto strumentale.

I temi che interessano il nostro Settore e la sua tenuta futura sono contenuti nella piattaforma rivendicativa che sarà oggetto dello sciopero del 12 di dicembre per un cambiamento delle politiche settoriali di questo Governo.

Alleghiamo a seguire quadro sinottico comparando le dichiarazioni dell'Azienda e le nostre osservazioni.

Quadro sinottico:

  1. […] “per la prima volta Il teatro dell’opera e le OOSS individuano un percorso di sviluppo che privilegi la produttività".

Le OOSS del Teatro dell’Opera da più di 20 anni hanno introdotto, tra l’altro, nel contratto di secondo livello criteri di flessibilità oraria tesi al recupero della produttività, criteri che sono alla base del sistema multiperiodale che il nuovo CCNL introduce a livello nazionale.

  1. “[…] l’indennità per gli spettacoli all’aperto sarà ridotta del 25 %”

L’indennità per gli spettacoli all’aperto sarà corrisposta come da CCNL, cambia la decorrenza del periodo di erogazione.

  1. […] “I Professori d’Orchestra potranno essere convocati in base alle esigenza della Fondazione, cioè sostituzioni tra primi e secondi strumenti.”

I Professori d’Orchestra, così come tutti i dipendenti della Fondazione, sono dipendenti con contratto di lavoro di tipo subordinato, sono quindi stati sempre convocati secondo le esigenze produttive della Fondazione. Tutte le sostituzioni necessarie continueranno ad avvenire secondo le regole del vigente CCNL.

  1. l’Orchestra potrà essere convocata per prove o spettacoli il martedì (sino ad oggi impossibile)

L’Orchestra ha da sempre lavorato il martedì, sia per prove che per spettacoli, l’accordo prevede che il martedì mattina potrà essere programmato uno spettacolo o una prova.

  1. […] è ridotta al 20% alla prima e quindi al 50% la retribuzione aggiuntiva per attività concertistica e da camera per complessi numericamente ridotti.”

Al fine di ampliare l’attività concertistica e da camera dei Professori d’orchestra al di fuori dell’orario di lavoro, in un’ottica del contenimento dei prezzi, vengono ritoccati i compensi previsti con una riduzione del 20% per le prime rappresentazioni, fermo restando la vigente riduzione del 50% dei compensi indicati in occasione di eventuali repliche.

 Sciopero alle prime

In relazione alle notizie apparse sui media circa la presunta regolamentazione degli scioperi per le prime rappresentazioni, si comunica che tale enunciato non fa parte in alcun modo dell’accordo in questione, l’accordo prevede invece che le OOSS non ricorreranno ad azioni di conflittualità riferite agli istituti oggetto dello stesso così come di norma.

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Doppiaggio, al via la settimana di sciopero

DOPPIAGGIO, AL VIA LA SETTIMANA DI SCIOPERO PER IL CCNL Nell’ambito delle iniziative sindacali preannunciate con comunicato del 17 febbraio u.s., si inserisce la necessità di un forte sostegno alle trattative per il rinnovo del CCNL Doppiaggio. Dopo mesi di trattat...

Cineaudiovisivo, relazioni sindacali a rischio rottura

COMUNICATO INIZIATIVE CINEAUDIOVISIVO Le scriventi OO.SS. intendono dar seguito a quanto preannunciato nella lettera inviata giovedì 9 febbraio u.s. ai Presidenti di ANICA, APA e APE e, per conoscenza al Ministro della Cultura e al Direttore Generale Cinema. Le A...

Fondazioni Lirico-Sinfoniche, riparte la trattativa per il rinnovo del CCNL

FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE: DOPO 20 ANNI DI VACANZA CONTRATTUALE RIPRENDE IL CONFRONTO SUL CCNL Come Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal esprimiamo un giudizio positivo sull’incontro avvenuto oggi, giovedì 26 gennaio, con la delegazione Anfols che ha s...

Sport, positivo il confronto con il ministro Abodi

  16 Gennaio 2023   sport produzione culturale
SPORT: CONFRONTO POSITIVO CON IL MINISTRO ABODI, SI APRE IL DIALOGO SULLA RIFORMA “Cogliamo con grande soddisfazione la disponibilità mostrata dal Ministro Abodi a condividere un percorso di confronto nel merito della Riforma dello sport, che vedrà la luce nel pros...

Spettacolo, stanziati cento milioni per indennità di discontinuità

  21 Dicembre 2022   Spettacolo produzione culturale
SPETTACOLO: CENTO MILIONI PER INDENNITÀ DI DISCONTINUITÀ PRIMO PASSO IMPORTANTE MA NON SUFFICIENTE È notizia di queste ore l’approvazione dello stanziamento di cento milioni di euro per finanziare l’indennità di discontinuità per le lavoratrici e i lavoratori dello...

Spettacolo, tutte le risorse da inserire nella manovra

  20 Dicembre 2022   Spettacolo fus produzione culturale
SPETTACOLO, ECCO TUTTE LE RISORSE DA INSERIRE IN MANOVRA SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL chiedono che con la legge di bilancio 2023 venga stanziato quanto previsto dal DDL SPETTACOLO, di cui si aspettano i decreti attuativi, per realizzare l'indennità di disconti...