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Produzione culturale

Le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil scrivono al Ministro Bonisoli esprimendo “preoccupazione per la corrente situazione di stallo operativo della Direzione Generale Cinema dovuta alla mancata attribuzione della posizione di Direttore Generale dal 21 dicembre 2018.” 

“La fase di stallo e di incertezza ha causato il blocco di tutte le attività con effetti progressivamente allarmanti su tutta la filiera: piccole e medie imprese di produzione, distribuzione ed esercizio esposte a inadempienze tributarie e mancati pagamenti e contribuzioni in presenza di risorse pubbliche stanziate a questo scopo ma oggi non utilizzabili – proseguono i sindacati di categoria. Le ricadute negative su tutti gli addetti e i professionisti ne sono una conseguenza: mancate retribuzioni e contribuzioni, progetti sospesi o avviati affidandosi al contributo dei lavoratori e professionisti, licenziamenti e riduzioni orarie nelle sale cinematografiche.” 

“Di fatto la legge 220/2016, Riforma del cinema e dell’audiovisivo, non è ancora pienamente regolamentata e se ne attende il completamento dei regolamenti attuativi, compresi quelli relativi agli obblighi di investimento e programmazione per i broadcaster e di investimento e catalogo per le piattaforme. La gestione amministrativa dei nuovi strumenti è appena iniziata e avviata con grande ritardo.”

“Sono in discussione centinaia di migliaia di posti di lavoro, spesso lavoro legato ai progetti, di carattere discontinuo, senza reti protettive adeguate – conclude la nota. Professionalità che necessitano di una continuità di esperienze e di occasioni di evoluzione professionale per rendere il settore cine-audiovisivo più competitivo a livello internazionale.”

“Dopo svariate richieste di incontro sulle difficoltà del settore, ci auguriamo che il Ministro risponda prontamente.”

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