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Servizi postali

La sigla dell'accordo del 25/9/2015 relativa alla riorganizzazione della divisione PCL prevedeva una serie di azioni che permettessero di migliorare l'efficienza e la qualità del servizio di recapito e, contestualmente, attagliassero l'offerta di prodotti e servizi alle esigenze della clientela e dell'utenza.
La successiva sigla dell'accordo di Febbraio 2016, quale ulteriore step di implementazione, de facto comportava la preventiva verifica delle implementazioni già avvenute sul territorio, la eventuale correzione delle distonie organizzative e la esplicitazione della struttura del modello metropolitano.
Una disamina dello stato organizzativo territoriale, supportata da relazioni specifiche e da verifiche sul campo, e l'assenza di una massiccia e necessaria innovazione di prodotto e di processo ci inducono a sostenere che, ad oggi, non si sono ancora create le condizioni previste dal piano riorganizzativo.
È evidente che, essendo già oltre la fine del primo trimestre 2016, con un piano industriale che dovrebbe vedere realizzati i suoi obbiettivi entro il 2019, lo stato odierno del recapito ingenera forti preoccupazioni.
In questo quadro restiamo ancora in attesa di un piano di rilancio della logistica, peraltro enfatizzato dall'Amministratore Delegato.
Crediamo che proseguire negli step di avvio di riorganizzazione sarebbe un errore in assenza di verifica preventiva delle azioni necessarie per ovviare alle criticità rappresentate dalle OO.SS. sul territorio sia negli incontri di verifica regionale sia con le azioni conflittuali previste dall'art 17 del CCNL.
Dunque chiediamo con urgenza un incontro con il nuovo capo divisione, e, nelle more, la sospensione degli step di implementazione prevista.
Sollecitiamo inoltre l'incontro previsto con l'Amministratore Delegato, perché si faccia il punto sulle azioni di piano poste in essere e su quelle ancora prive di sostanziazione.
Diversamente saremmo costretti a fare sintesi della conflittualità diffusa, non per osteggiare un progetto sottoscritto dalle parti ma per obbligare Poste Italiane al rispetto di quanto sottoscritto.

La Segreteria Nazionale Area Servizi

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