ON. FRANCO BORDO (SINISTRA ITALIANA):
"CARO PADOAN NON SI PUO’ LASCIARE AI PRIVATI LA DECISIONE DEL MANTENIMENTO DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI, A QUELLO CI DEVE PENSARE IL GOVERNO.
IL GOVERNO SI FERMI, LA PRIVATIZZAZIONE METTE A RISCHIO IL SERVIZIO UNIVERSALE E L’OCCUPAZIONE."
"La risposta del Ministro Padoan non ci ha soddisfatto. La privatizzazione di Poste è un vero colpo di mano che servirà solo ed esclusivamente a fare cassa. Il governo sta sottovalutando la privatizzazione, perché questa operazione apre una fase di incertezza sul futuro dei servizi erogati ai cittadini, e sul mantenimento dei livelli occupazionali che non possono essere decisi da chi compra ma della cui difesa se ne deve fare carico il governo. Cosa che non è stata fatta."
Lo afferma il deputato di Sinistra Italiana Franco Bordo in Aula a Montecitorio nel corso della replica al Ministro Padoan durante il Question Time di SI sul processo di privatizzazione di Poste Italiane spa, con particolare riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali e all'efficienza del servizio universale.
Caro Ministro già oggi si stanno perdendo posti di lavoro visto che i contratti non vengono rinnovati, prosegue l’esponente di SI. Per non parlare dei ritardi, della chiusura degli uffici, della consegna della corrispondenza a giorni alterni, che sono già una quotidianità per tanti italiani. Disservizi che rischiano di aumentare e non diminuire. In Parlamento, nell’illustrare la privatizzazione di Poste, il governo ha parlato di una quota del 40 per cento da privatizzare e di un giusto equilibrio per la gestione di una azienda che svolge un servizio pubblico fondamentale. Oggi invece ci troviamo davanti ad una privatizzazione completa. E’ necessario che il governo si fermi, conclude Bordo.
Lo rende noto l’ufficio stampa Gruppo Parlamentare Sinistra Italiana
Roma 13 luglio 2016