E’ proseguito, nelle giornate di lunedì, martedì e mercoledì scorsi, il confronto con i vertici della Società per analizzare la situazione aziendale e gli interventi necessari a garantire il riequilibrio economico, anche alla luce della prossima scadenza del contratto di solidarietà.
Dopo aver respinto nei mesi scorsi interventi sulla riduzione delle ore di lavoro o tagli alle retribuzioni del personale, l’azienda ha avanzato un progetto basato su tre linee, produttività e qualità, efficienza e rimodulazione del contratto di solidarietà.
Il primo tema, produttività e qualità, implicava una discussione sull’utilizzo dei dati relativi all’operatività del singolo lavoratore. Verificata la complessità del tema, l‘azienda ha accettato di aggiornare il confronto su tale tematica a un secondo momento, ribadendo a suo avviso, la necessità di una sua realizzazione in un’ottica complessiva di riequilibrio finanziario.
Sul tema dell’efficienza, che implicava interventi sulle pause, sui rol, sulle matrici orarie e sulla riorganizzazione strutturale delle funzioni di staff, il confronto ha evidenziato un’impossibilità a individuare soluzioni condivise, pertanto l’azienda si riserverà interventi in autonomia laddove le norme contrattuali e legislative glielo consentano.
Infine, sul tema della rimodulazione del contratto di solidarietà, il confronto ha permesso di registrare significativi passi in avanti, individuando elementi di condivisione sull’impianto complessivo della solidarietà. Si confermerebbe la percentuale del 25% quale soglia dopo la quale l’azienda integrerebbe al 100% la retribuzione del lavoratore, individuando due soglie massime legate allo stato delle commesse e ai volumi prodotti, i tempi del reintegro economico saranno ridotti nelle realtà con il picco massimo più alto. C’e infine l’impegno aziendale di collocare nuove commesse, compatibilmente con le esigenze del committente, nei siti a maggiore solidarietà.
Le commesse avranno un unico indice di solidarietà anche se collocate su siti diversi e saranno attivati, quanto prima,tavoli territoriali di confronto per riallocare il personale la cui commessa sia stata chiusa, nonché individuare tutte le soluzioni necessarie a distribuire in maniera omogenea la solidarietà all’interno del sito.
Per il sito di Palermo, il tavolo territoriale dovrà anche individuare soluzioni concrete concernenti la sede e la garanzia che sia in grado di occupare tutto il personale in servizio.
Infine, sarà strutturato un sistema di incentivi all’esodo volontario associati alla collocazione nelle liste di mobilità volontaria (non opposizione) e uno per la riduzione volontaria delle ore di lavoro (Full Time Part Time) compresa la collocazione in una fascia oraria definita.
Sarà stabilita una data certa per la corresponsione della retribuzione, un meccanismo di incentivo ai volontari che acconsentano a revocare la solidarietà con 24 ore di preavviso, l’impossibilità di fare consecutivamente più di due mesi al picco massimo di solidarietà e l’allineamento dello staff operativo al consuntivato della commessa di appartenenza.
Il confronto riprenderà il prossimo 7 aprile con l’obiettivo di portare a termine un’intesa complessiva sul tema del rinnovo del contratto di solidarietà.
Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL, FISTel-CISL, UILCOM-UIL, UGL-Telecomunicazioni

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