ll giorno 15 maggio si è svolto l’incontro fra l’Amministratore Delegato di Tiscali SpA e le Segreterie Nazionali, territoriali e le RSU di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
L’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali, ha avuto come oggetto lo stato dell’azienda e la trattativa in corso con la società Aria SpA.

Per quanto riguarda il primo punto, il massimo dirigente aziendale ha annunciato l’avvenuta assegnazione da parte della Consip della commessa “SPC” (assegnazione sulla quale pendono ancora due ricorsi che andranno comunque formalizzati entro il termine ultimo del 2 giugno). Con questo passaggio inizia quindi la fase “operativa” che passa attraverso l’allestimento dei test plant nei quali verificare i prodotti offerti e, dal punto di vista commerciale, la partenza di una struttura vendite dedicata alle offerte alle pubbliche amministrazioni centrali (enti e ministeri) e locali. La partenza della commessa, dalla quale è atteso un aumento del fatturato di 100/150 milioni di euro annui, metterà l’azienda nelle condizioni di uscire definitivamente dalla condizione di crisi, lasciando però, sempre a detta dell’AD, ancora aperto un tema di riconversione professionale e comunque allo stato attuale non vi è nessuna volontà di chiudere in anticipo la solidarietà ( Novembre 2015 ) ma anzi l’azienda ha avanzato la richiesta di ulteriori 6 mesi da trattare con le OO.SS per non avere costi ulteriori e comunque contenerli.

Per quanto riguarda la trattativa con Aria, l’AD l’ha inquadrata in un contesto non solo finanziario ma, anche, industriale. Aria è titolare di una frequenza da 3,5 giga Hertz per il Wi Max, frequenza che in assenza di vincolo tecnologico potrebbe essere utilizzata per sviluppare servizi LTE. L’unione con Aria avrebbe un potenziale anche dal punto di vista delle sinergie strutturali e di costi. Gli azionisti di Aria parteciperebbero all’aumento di capitale per circa 40 milioni, creando i presupposti per una ulteriore revisione del debito di Tiscali rinegoziando quello rimanente con istituti bancari nazionali. La riuscita dell’operazione avrebbe, sempre a detta dell’Amministratore Delegato, un impatto molto limitato sull’organizzazione del lavoro in Tiscali (diversamente da quello che potrebbe accadere lato Aria, dove potrebbero esserci riorganizzazioni logistiche soprattutto lato network con probabile chiusura della sede del NOC di Perugia).

Le OO.SS. dal canto loro hanno espresso soddisfazione per le notizie riguardanti l’assegnazione della commessa “SPC”, sia per l’impatto positivo sul fatturato complessivo che, soprattutto, per l’impatto positivo sull’occupazione. Questi ultimi mesi di ammortizzatore sociali debbono necessariamente essere focalizzati sulla definitiva uscita dalla crisi. Sul tema della formazione occorre che tutte le parti (azienda, parti sociali, lavoratori) continuino a considerarla, soprattutto alla luce delle possibili evoluzioni societarie, come elemento strategico e dal quale non si può prescindere.
Per quanto riguarda invece la possibile fusione con Aria, le OO.SS. ritengono positivo l’approccio “industriale” alla base della potenziale operazione. Così come positiva è la dichiarazione dell’Amministratore Delegato circa la volontà di voler continuare ad investire, anche nella possibile fusione con Aria, nelle attività legate al business dell’innovazione nei contenuti e delle tecnologie (Istella, Indoona). Permane la preoccupazione per le probabili ripercussioni occupazionali che potrebbero investire i lavoratori di Aria di cui naturalmente si discuterà in altri ambiti relazionali.La difficile congiuntura economica, del Paese e del settore in particolare, rende comprensibili i processi di consolidamento . E’ indispensabile però che questo processo avvenga perseguendo un progetto industriale serio, credibile, che non abbia solo finalità finanziarie e sia finalizzato alla difesa dell’occupazione e delle professionalità acquisite.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

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