Giovedi 1 Giugno, si è chiusa la procedura prevista dalla legge, sui licenziamenti collettivi, voluti dalla Società Ericsson.
Da parte dei rappresentanti dei lavoratori, si sono fatte tutte le proposte possibili pur di evitare i licenziamenti : dalla cassa integrazione con piani di riqualificazione, ai contratti di solidarietà, a manovre sul costo del lavoro. Tutto pur di evitare i licenziamenti. Anche il Ministero del Lavoro ha invitato l’Azienda ad evitare i licenziamenti. Così come le Regioni.I dirigenti Ericsson, hanno espresso come al solito, una sola proposta :licenziare.
Una posizione incomprensibile. Incomprensibile perché Ericsson attraversa davvero un momento difficile: difficoltà di strategia, riposizionamento sul mercato, incertezza sulla fibra ottica,prodotti non in grado di competere con aziende appena affacciate sul mercato italiano,mancanza di visibilità al punto che non sono in grado di dichiarare se questa procedura di licenziamento è conclusiva per i prossimi 10-12 mesi oppure no. Si ha davvero necessità di uno strumento più ampio che dia più tempo.
L’unica proposta è il licenziamento, però vorrebbero un accordo con i sindacati perché a loro dire in questo caso possono dare priorità ai volontari,superando i criteri di legge. Cosa non vera perché se i volontari sono dentro il perimetro indicato dalla procedura, scalano su gli ultimi che hanno i requisiti.
Non c’è Azienda delle TLC che sta licenziando. Ci sono difficoltà,qualcuno apre la cigs, qualcun altro la solidarietà, ma nessuno licenzia,soprattutto i concorrenti di Ericsson.
Le OO.SS. hanno l’obbligo di richiamare l’attenzione di tutti,hanno l’obbligo di modificare la sola ricetta dei licenziamenti,che non dà prospettive ai lavoratori altamente scolarizzati e professionali e che minaccia continuamente il patrimonio professionale che rimane. Non possiamo assistere inermi ad una situazione in cui il nostro paese crea fatturato e ricchezza , ma il lavoro e l’occupazione si crea altrove.
C’era stato dichiarato un impegno da parte del Ministero dello Sviluppo per trovare una possibilità di ricollocazione di una parte delle eccedenze Ericsson.
Facciamo appello ai Ministri Calenda e Poletti affinché intervengano sulla Ericsson perché riveda i suoi propositi e scongiuri i licenziamenti.
Tutti i lavoratori sono chiamati a mobilitarsi. Da domani partiranno le assemblee e altre iniziative per arrivare allo sciopero con manifestazione a Roma ,davanti ai ministeri interessati per venerdì 16 giugno.
Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL RSU ERICSSON

Scarica la lettera inviata a Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: ERICSSON richiesta ai ministeri

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