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Non si sa se essere più infastiditi o più divertiti dalla circolare scritta da Huawei in merito all’assorbimento dell’aumento contrattuale.

Cosa dice in buona sostanza Huawei?  L’impatto sul costo del lavoro degli aumenti contrattuali ammonta al 2,5%, lo stesso stabilito dal budget  aziendale per gli adeguamenti del costo del lavoro, quindi non ci sarebbe spazio per gli aumenti “meritocratici” ad personam. Detto fatto. Assorbiamo gli aumenti stabiliti per tutti i lavoratori dal Contratto nazionale di lavoro e liberiamo risorse per salario non contrattato, deciso interamente dall’azienda. Con buona pace di una vertenza per il rinnovo contrattuale lunghissima, che ha visto i lavoratori con i loro salari fermi per 13 mesi ed obbligati a fare due scioperi per ottenere ciò che gli spettava.

Molte aziende hanno proceduto all’assorbimento, alcune in modo del tutto unilaterale altre all’interno di progetti di riorganizzazione. Huawei ha aperto una nuova strada: l’autofinanziamento delle politiche di incentivazione! Verrebbe quasi da suggerire all’azienda che almeno lasciasse ad una commissione composta da lavoratori l’onere di decidere i beneficiari degli aumenti…del resto si tratta di soldi loro!

Un ultima cosa: gli aumenti contrattuali riconoscono già il contributo di ogni lavoratore al bene delle proprie aziende e del settore complessivo, diverso è voler applicare la politica del “a te si, a te no”!

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

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