Girano in queste ore documenti aziendali, interpretativi dei risvolti dell’accordo del 27 marzo in ambito Open Access, che danno versioni del tutto arbitrarie di alcuni istituti contrattuali e della loro attuazione.

In particolare ci rivolgiamo allo straordinario ed alla gestione dell’ultima WR.

Riteniamo utile ricordare all’azienda come lo straordinario non sia, a maggior ragione dopo gli accordi del 27 marzo, un mero strumento di flessibilizzazione dell’attività lavorativa in mano al responsabile di turno che decide in completa autonomia e, per come risultano scritti i vademecum in circolazione andando ben oltre quanto prescritto dalla legge e dal contratto, cosa è ordinaria attività e cosa no; arrivando a sostenere come tutte le attività vadano completate all’interno del turno di lavoro del tecnico assegnatario, a prescindere dal loro effettivo carattere di urgenza e dalla possibile copertura del guasto da parte di tecnici subentranti. Di fatto una generalizzazione surrettizia dello straordinario, con l’aggravante dell’introduzione del criterio dell’approvazione del “giustificato motivo” del rifiuto di prestare straordinario, criterio del tutto assente sia nella norma di legge che in quella contrattuale.

Occorre in oltre sottolineare come le revisioni delle turnistiche che, in questi giorni, stanno progressivamente adattando i rotativi dei tecnici allo scopo di aumentare gli archi di presidio, sono state giustificate dall’azienda proprio al fine di assicurare una migliore copertura del servizio. Motivo in più per ribadire come ogni ulteriore interpretazione dell’orario di lavoro e del termine di attività lavorativa travalica, a nostro giudizio, le norme contrattuali e, soprattutto, lo spirito del 27 marzo.

Ci aspettiamo che all’incontro di coordinamento previsto per domani l’azienda voglia dimostrare di voler ancora scommettere su quanto pattuito il 27 marzo e, soprattutto, di volerne avere la gestione completa, evitando di “appaltarne” pezzi alle libere interpretazioni delle linee e riappropriandosi della verifica della coerenza delle disposizioni operative aziendali con la normativa vigente. Per parte nostra non lasceremo che vengano date letture sbagliate o estensive, soprattutto per quanto concerne l’orario di lavoro e dello straordinario.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

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