Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

 “Le decisioni di cedere asset strategici all’estero, di non distribuire i dividendi sulle azioni ordinarie e di emettere un convertendo da 1,3 miliardi di euro sono tra loro collegate e non sono nell’interesse dell’azienda, dei piccoli azionisti nè del Paese. Però gli interessi delle banche vengono comunque sempre tutelati” dichiara Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil.

Il rilancio di una società che ha circa 28 miliardi di indebitamento non può passare infatti attraverso dismissioni di asset che producono risultati finanziari positivi ed un risibile aumento di capitale travestito (il convertendo) finalizzato esclusivamente a proteggere la quota di dividendo delle banche (la cedola per tre anni del 6,125%) che lo hanno sottoscritto.

La riduzione dimensionale di una società non potrà infatti che avere inevitabilmente ripercussioni negative sull’occupazione e sul reddito nazionale in cambio di un marginale aumento della profittabilità nel breve termine funzionale tra l’altro a pagare la cedola (ossia un dividendo per pochi) del convertendo.

Il piano industriale approvato dal CDA del 7 novembre, conferma tutte le preoccupazioni che il sindacato ha manifestato dopo l’accordo intervenuto tra i soci di Telco che assegna a Telefonica il controllo di fatto della società.

Un piano industriale tutto ispirato a fare “cassa” nell’immediato, ma che, di fatto, creerà le condizioni per cui fra pochi anni l’Ebidta dell’azienda subirà contraccolpi tali da non consentire la sopravvivenza dell’azienda italiana.

Sulla scia di quanto già fatto dai “capitani coraggiosi” si sceglie la finanza “creativa” con la vendita, e il conseguente riaffitto, delle torri e degli immobili perseverando su scelte che hanno defraudato il patrimonio della società lasciandone in eredità canoni di locazione, per il patrimonio venduto, a canoni elevatissimi rispetto le condizioni di mercato.

Inoltre, si sceglie di vendere la controllata Tim Argentina, che realizza un aumento dei profitti del 24% nell’ultimo anno, sapendo che la vendita di Tim Brasil è solamente rinviata al momento in cui il controllo di Telefonica sarà operativo e l’antitrust Brasiliano imporrà la dismissione della stessa in considerazione che Telefonica è già presente su quel mercato con il primo operatore.

Infine, vista l’assoluta indisponibilità di Telefonica a varare un aumento di capitale, che resta l’unica soluzione plausibile per il rilancio degli investimenti necessari al Paese, si aumenta l’indebitamento aziendale con un bond convertibile che, in considerazione del rating di Telecom, sarà collocato a tassi di interesse elevatissimi garantendo i dividendi a pochi “fortunati” che contribuirà a trasferire risorse dalle casse di Telecom a quelle delle banche che gestiranno l’operazione, continuando a spolpare un’azienda che solo quindici anni fa era il quinto operatore mondiale.

E’ evidente che tale piano inciderà in maniera molto negativa sul futuro della marginalità dell’azienda creano le condizioni per impedirne la sopravvivenza e, in qualità di salvatori, prevederne l’incorporazione in Telefonica.

Resta sconcertante la totale ignavia del Governo che mentre parla di come rilanciare il Paese e risolvere il problema dell’occupazione giovanile lascia morire una grande impresa italiana strategica per il futuro del Paese stesso.

In questo modo i ritardi italiani rispetto all’agenda digitale e allo sviluppo delle reti di nuova generazione non potranno che aumentare, condannando l’insieme dell’economia a un lungo declino perché tagliate fuori dallo sviluppo delle nuove tecnologie che cambieranno i mercati nei prossimi anni.

E’ sconcertante che il Presidente Letta tratti quest’azienda come un affare personale visto che dopo l’incontro con il Presidente di Telefonica non ha inteso comunicare agli italiani le sue decisioni e volontà e tantomeno convocare le parti sociali per condividere una strategia utile al Paese.

Lanciamo pertanto un appello a tutta la buona politica: chiunque abbia interesse per le sorti di questo Paese fermi questo scempio e governi un processo di rilancio per un settore strategico.

Il sindacato e i lavoratori non staranno inermi davanti al piano di distruzione di Telecom e lotteranno con tutte le forze per difendere il proprio lavoro e gli interessi strategici del Paese.

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

TLC, sciopero di settore il 6 giugno 2023

Roma, 27 aprile 2023  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro e delle Relazioni Industriali ‐ Divisione VI DGTutelaLavoro@lavoro.gov.it Alla Commissione di Garanzia per l'attuazione della le...

Wind Tre, sciopero contro lo spezzatino

  26 Aprile 2023   tlc wind
COMUNICATO ESAME CONGIUNTO EX ART.47 Nella mattinata del 20 aprile 2023 si è svolto l’esame congiunto tra le Segreterie Nazionali e Territoriali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL unitamente al Coordinamento delle RSU, e l’azienda WindTre S.p.A. in merito alla procedu...

Tlc, a rischio i fondi del Pnrr

  18 Aprile 2023   tlc
Di seguito la dichiarazione congiunta di Barbara Apuzzo, responsabile Politiche e sistemi integrati di telecomunicazione della Cgil nazionale, e Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil. TLC: CGIL E SLC CGIL, RISCHIO CONCRETO DI PERDERE I FONDI DEL PNRR. NON P...

Mobilitazione TLC, replica di Saccone al sottosegretario Butti

Destano una certa simpatia le dichiarazioni del Sottosegretario Butti, che ai microfoni di Sky TG24 commenta, non certo senza una buona dose di sarcasmo, la mobilitazione del settore TLC indetta dai sindacati di categoria di CGIL, CISL, UIL. Potremmo rispondere che...

Nethex, proclamato lo sciopero per la commessa Enasarco

  14 Aprile 2023   call center tlc
Roma, 14 aprile 2023 Spett.le Fondazione ENASARCO Spett.le RTI Nethex/GPI Spett.le RTI Nethex/Youtility Spett.le Ministero del Lavoro Oggetto: cambio di appalto attività customer care Enasarco, richiesta incontro e proclamazione sciopero 21 aprile 2023 Le Segre...

Open Fiber, siglato l'accordo su lavoro agile e genitorialità

  13 Aprile 2023   tlc
Nella giornata del 13 aprile è proseguito il confronto tra le Segreterie Nazionali e Territoriali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni, unitamente alle RSU, e la società Open Fiber in merito allo Smart Working strutturale e al tema della genitoria...