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Il 2 dicembre si è svolto a Roma l’incontro fra Almaviva Contact e le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.

L’incontro, richiesto dalle OO.SS., ha avuto come oggetto la verifica dell’utilizzo dei Contratti di Solidarietà da parte aziendale ed il rispetto degli impegni presi.

L’azienda ha presentato una situazione complessiva ancora contraddistinta da diverse difficoltà; alcune di “sistema” (continua tendenza del settore alla delocalizzazione di importanti quote di volumi e ulteriore riduzione dei ricavi dell’inbound dovuta alla continua politica di contrazione di costi da parte dei committenti); altre legate alla prossima scadenza di alcune importanti commesse o al loro ridimensionamento (politiche di reinternalizzazione di importanti committenti). Una notizia positiva sul fronte commerciale viene dalla conclusione positiva della gara Consip, una commessa molto importante per valore e, soprattutto, volumi.

Alla luce di queste perduranti difficoltà l’azienda ha illustrato un primo semestre di solidarietà, dove si registrano ritardi nell’applicazione di quanto sancito dall’accordo di maggio, soprattutto nel riequilibrio dei volumi e, conseguentemente, delle percentuali di solidarietà.

Dal proprio canto le OO.SS. hanno sottolineato come, per quanto riguarda l’utilizzo dei CdS, siano da superare quanto prima le ancora troppe sperequazioni fra le percentuali delle singole commesse e, cosa ancora più incomprensibile, all’interno della stessa commessa. Tale sperequazione non risparmia anche il settore delle staff. Il difficile equilibrio raggiunto lo scorso maggio poggia le proprie basi soprattutto sul principio della equa distribuzione dei sacrifici e sulla maggiore trasparenza della gestione dell’ammortizzatore sociale. A riguardo le Segreterie Nazionali hanno stigmatizzato la scarsa propensione dell’azienda a svolgere incontri di territoriali che vadano oltre la normale enunciazione di ciò che sta avvenendo senza che si possa in alcun modo incidere, in quella sede, sui processi e sull’organizzazione del lavoro. L’attuazione di un accordo tanto complesso non può in alcun modo prescindere dal confronto sindacale che più si avvicina al quotidiano dei lavoratori, ovvero da quello territoriale, sede per sede. Nei prossimi mesi dovrà iniziare il lavoro più importante e delicato, ovvero quello del riequilibrio dei volumi per la conseguente equanime distribuzione delle percentuali di solidarietà. Questo passaggio difficilmente avrà successo se non si migliora il confronto sindacale, a cominciare da quello territoriale. A riguardo del riequilibrio dei volumi durante l’incontro è stato firmato l’accordo che rende possibile il ricorso ai CdS anche per le sedi di Milano e Rende, inizialmente escluse per motivi organizzativi, così come sancito dall’accordo di Maggio 2013.

Per quanto riguarda la sede di Palermo, le OO.SS. hanno sottolineato come ormai non ci sia più tempo da perdere. E’ indispensabile iniziare a dare segnali di “indipendenza” dalle decisioni delle istituzioni locali e dare, una volta per tutte, una soluzione ad un problema che si trascina da troppo tempo ormai ed inizia ad essere un elemento di freno allo sviluppo di una sede fondamentale quale quella palermitana anche in funzione del numero di occupati. A tale riguardo le OO.SS. sono fortemente preoccupate ed hanno espresso la volontà anche all’esercizio di qualsiasi pressione politico istituzionale a tutti i livelli, non escludendo iniziative sindacali.

Un ultimo punto affrontato nell’incontro ha marcato invece una distanza netta fra l’azienda e le OO.SS. La decisione di partire, ad iniziare dalla sede di Roma, con un’applicazione chiamata “countdown” che passati 15 minuti dall’inizio della pausa video terminale blocca la postazione di lavoro e rende indispensabile la presenza di un team leader per riprendere l’attività, non convince in alcun modo il sindacato. Oltre ad avere forti perplessità sulla liceità dello strumento, soprattutto in materia di privacy e controllo a distanza, le Segreterie Nazionali ritengono che Almaviva non possa continuare a “surrogare” la legittima funzione di verifica e gestione dell’attività lavorativa quotidiana dei responsabili aziendali con strumentazioni tecnologiche che, per loro natura, finiscono per essere un mero strumento coercitivo che nulla portano in tema di miglioramento del clima aziendale e, conseguentemente, delle performances complessive dell’azienda. Per tutti questi motivi le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL diffidano l’azienda dal procedere con l’installazione di questi applicativi e, in caso contrario, procederanno a convocare assemblee nei luoghi di lavoro per concordare con i lavoratori le risposte più idonee da mettere in campo.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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