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Nei prossimi giorni inizieranno una serie di incontri con Telecom Italia per discutere nel dettaglio temi riguardanti specifici settori aziendali, nonché le verifiche sui processi di internalizzazione contenuti negli accordi sindacali del Marzo scorso.

Anche sull’IT sarà necessario andare alla verifica degli accordi sottoscritti in aprile i quali, attraverso i contratti di solidarietà, le mobilità volontarie, processi mirati di riqualificazione/aggiornamento professionale ed internalizzazione di attività, devono determinare l’assorbimento dei 350 esuberi dichiarati dall’azienda.

A questo proposito non possiamo non segnalare che sono proprio i tavoli sindacali i luoghi di confronto previsti dagli accordi, e che le notizie veicolate sul portale aziendale riguardanti internalizzazioni varie di attività possono sicuramente far piacere ma vanno vagliate dai suddetti tavoli, onde non assurgere al ruolo di mera “propaganda”.

Proprio in questo periodo, infatti, ci vengono segnalati da varie sedi del territorio nazionale situazioni che, se confermate, sarebbero in aperto contrasto con gli accordi sopra citati: lo sviluppo di alcuni progetti, infatti, sarebbe sulla strada di una “internalizzazione” verso Telecom Italia mentre altri, addirittura tra quelli contenuti nel progetto “transformation” sembra saranno affidati in toto o in larghissima parte all’esterno.

E’ chiaro che qualora queste segnalazioni fossero fondate rappresenterebbero un elemento di forte criticità per il sindacato, in quanto palesemente in controtendenza rispetto alle dichiarazioni aziendali amplificate dal portale e soprattutto agli accordi firmati con il sindacato, dal momento che determinerebbero la necessità di riallocazione lavorativa di molti colleghi di TIIT.

Tutto ciò si colloca in uno scenario nel quale, all’interno del gruppo, esiste un’azienda la cui mission ed il relativo recruitement del personale sono chiaramente orientate alla costruzione e gestione del cloud per la pubblica amministrazione (TIDS ex Pathnet), dove la cessione di ramo dei lavoratori provenienti da Sparkle ha registrato un inspiegabile ritardo di sei mesi rispetto alle prime dichiarazioni aziendali, dove l’A.D. dichiara nuovi e consistenti investimenti in nuovi data center per il cloud e dove forse verranno ridimensionate le risorse destinate a TIIT.

Sono inoltre da verificare alcune voci di corridoio riguardanti presunti rinnovi di commesse organizzate per “lotti” nell’ambito dei quali si dovrebbero ricercare razionalizzazioni/internalizzazioni di attività nell’ambito di un corretto rapporto tra fornitori esterni e attività interne. Ricordiamo al management aziendale che il rientro di attività pregiate e la conseguente formazione dei lavoratori interni deve rappresentare un obiettivo per tutti e non solo per il sindacato.

In tutto questo scenario bisogna chiarire al più presto parecchie cose:

  • Che ruolo ricopre in tutto questo scenario TIIT?
  • Quando l’A.D. parla di investimenti in nuovi Data Center e sul Cloud, in che rapporto colloca tali dichiarazioni con TIIT?
  • Quante informatiche ci sono nel gruppo (rete, business, TIIT, TIDS)?
  • Non risulterebbe forse più funzionale ed economica una divisione unica e dedicata in Telecom Italia?
  • Perché la proprietà degli assett (Data Center) continua a rimanere dentro Telecom, quando sarebbe più logica la loro collocazione dentro l’azienda informatica dedicata del gruppo?
  • Siamo in linea nel rispetto degli accordi relativi alle reinternalizzazioni?
  • Le linee di condotta oggetto degli accordi sindacali sono alla base anche di eventuali rinnovi di commesse con i fornitori esterni?

Ricordiamo inoltre che andranno fissati incontri riguardanti l’armonizzazione dei colleghi ex Sparkle e l’avvio del confronto sul nuovo PDR, visto che il vecchio accordo scadrà il 31 dicembre di quest’anno.

Queste ed altre domande verranno poste dal sindacato alla ripresa degli incontri sul nuovo piano industriale del gruppo.

Intanto ribadiamo che le internalizzazioni sono il vero banco di prova per garantire il futuro all’azienda e per raggiungere tale obiettivo o si rema tutti dalla stessa parte o la barca rischia di finire sugli scogli.

Come sindacato faremo tutto quello che sarò in nostro potere per dare un futuro industriale serio e credibile a Telecom Italia, all’informatica ed ai colleghi di TIIT, stante anche le incertezze relative agli assetti proprietari ed alle strategie informatiche di Telefonica ancora tutte da scoprire.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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