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 Il giorno 16 aprile si è svolto a Roma un incontro tra una delegazione di 3G e le segreterie nazionali di SLC-CGIL, Fistel-CISL, UILCom-UIL e UGL Telecomunicazioni, unitamente alle strutture territoriali e alle RSU.

Durante l’incontro l’azienda ha illustrato gli andamenti generali degli ultimi due esercizi che denotano una preoccupante perdita di fatturato; l’esercizio del 2013 si è chiuso con un ricavo di produzione pari a 21,5 mil/euro mentre l’esercizio del 2012 registrava un dato pari a 25,5 mil/euro. La delegazione sindacale ha anche ricordato che l’esercizio del 2011 si era chiuso con un fatturato pari a quasi 29 mil/euro. In due esercizi, quindi, si è registrato un calo di fatturato per 3G SpA pari al 25%, un calo dovuto sicuramente alle dinamiche di mercato che normalmente, soprattutto in questa fase, colpiscono in particolare il settore dei call center; ma la delegazione sindacale ha anche evidenziato una incongruenza tra una variazione così marcata e la situazione commesse che nello stesso periodo non ha registrato una perdita tale da giustificare un calo di ricavi così marcato. A proposito del calo di fatturato tra il 2011 e il 2012 l'Azienda ha precisato che non si è trattato di una reale diminuzione ma di una variazione del perimetro delle attività, e quindi dei ricavi (due milioni di euro sempre a detta dell’Azienda), verso altra realtà societaria dello stesso Gruppo.

E’ stata evidenziata, inoltre, una incongruenza tra la solidarietà teorica necessaria e la solidarietà realmente applicata essendo quest’ultima molto inferiore rispetto ai valori massimi definiti nell’accordo del 27 giugno.

Dubbi e perplessità sono stati espressi da parte sindacale sulla conclusione a cui è giunta l’Azienda riguardo una inefficacia dello strumento della solidarietà per contrastare le difficoltà del momento e migliorare quindi le performance aziendali.

Nelle valutazioni complessive dell’Azienda, inoltre, risulterebbero circa 200 eccedenze rispetto alle effettive necessità.

La delegazione sindacale è stata chiara nel messaggio che ha voluto trasmettere all’Azienda: in una fase oggettivamente difficile in cui il settore dei call center subisce in maniera sempre più crescente gravi distorsioni del mercato come una delocalizzazione incontrollata e una corsa delle gare al ribasso altrettanto incontrollata nessun posto di lavoro dovrà essere toccato e il Sindacato, nel rifiutare qualsiasi soluzione traumatica, percorrerà tutte le strade possibili per mantenere il livello occupazionale in un territorio che peraltro soffre maggiormente di altri una situazione di crisi generalizzata.

Il prossimo incontro si svolgerà a Sulmona il prossimo 7 maggio: ci attendiamo dall’Azienda uno sforzo di volontà e un Piano Industriale che definisca per il prossimo futuro un sostanziale rilancio dell’attività commerciale necessario alla tutela del perimetro occupazionale che per il Sindacato, teniamo nuovamente a sottolineare, rimane la priorità assoluta.

Le Segreterie Nazionali  SLC-CGIL   FISTEL-CISL   UILCOM-UIL    UGL Telecomunicazioni

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