I Segretari Generali di Slc Cgil (Cestaro), Fistel Cisl (Vitale) e Uilcom Uil (Di Cola) esprimono soddisfazione per la risposta positiva fornita dai vertici di Telecom che indica un cambio di rotta rispetto a una politica di soli tagli perseguita negli ultimi anni dall’azienda.
La scelta di intervenire sulle retribuzioni dei dirigenti e individuare risorse aggiuntive a carico aziendale per erogare ai lavoratori in solidarietà un “bonus” circa pari alla differenza di retribuzione scaturita dalla riduzione della copertura economica per la solidarietà (oltre 200 euro), passata nel 2014 dall’80% al 70%, è giudicata positivamente dai vertici sindacali di categoria.
I sacrifici resisi necessari a causa della crisi economica, che si sono concretizzati con l’accordo del 27 marzo 2013, iniziano a dare i loro risultati. Si è interrotto il periodo dei risultati pesantemente negativi e si può immaginare un rilancio dell’azienda in cui il contributo dei lavoratori e delle lavoratrici ha assunto un ruolo fondamentale che va riconosciuto e apprezzato.
Il segnale di rispondere positivamente alle richieste del sindacato, erogando un bonus all’insieme dei lavoratori in solidarietà, va in quella direzione confermando la correttezza delle scelte compiute dai lavoratori e dal sindacato nella difesa dell’intero perimetro aziendale.
Si tratta ora di continuare su questa strada immaginando gli assetti di Telecom allo scadere degli accordi del 27 marzo 2013.
E’ necessario implementare i processi di internalizzazione per garantire la migliore qualità ai clienti, unica vera arma in grado di far vincere la sfida competitiva, e individuare soluzioni che consentano nuovi ingressi in azienda, necessari a garantire il ricambio generazionale per mantenere competitiva l’azienda sul mercato e dare una risposta ai problemi della disoccupazione giovanile nel Paese.
Il nuovo vertice aziendale deve operare per rilanciare l’azienda e consentire a Telecom di competere sui mercati internazionali, garantendo al Paese un veloce sviluppo delle reti di nuova generazione, condizione fondamentale per il rilancio dell’economia intera.
Il primo banco di prova sarà la verifica dei risultati ottenuti nel caring service che dovranno confermare la volontà delle parti di non procedere verso soluzioni che rompano il perimetro aziendale con la costituzione di nuove società.
Il sindacato e i lavoratori di Telecom sono pronti ad accettare questa nuova sfida che dovrà portare Telecom a ragionare di sviluppo, crescita e rilancio e consentire ai lavoratori di beneficiare, economicamente e normativamente, dei risultati conseguiti dall’azienda.