Alla fine del mese di luglio scadrà l’impegno di CloudItalia sottoscritto nell’accordo realizzato nel 2012 e ribadito nel verbale redatto al MISE nel 10 aprile 2014 al reintegro dei lavoratori Eutelia dalla cassa integrazione.
Peraltro nell’ultimo incontro presso il MISE, i vertici aziendali hanno manifestato disponibilità a procedere sino al 31 dicembre 2014 ad ulteriori assunzioni di risorse appartenenti al bacino dei lavoratori in Eutelia A.S.
Ancora una volta però non sono stati indicati tempi, modi e quantità, tant’è che Il Ministero stesso, affermando la necessità di tenere il confronto ancora aperto, ha rimandato ad una successiva riunione delle parti, verso la metà di giugno, la verifica della sostenibilità di riassorbimento e la definizione delle risorse che entro fine anno potrebbero essere reintegrate.
Per loro conto le OO.SS. stigmatizzato il comportamento aziendale ancora una volta dilazionatorio, hanno ribadito la richiesta di assunzione del bacino dei lavoratori, al momento composto da circa 80 risorse, in CIG in deroga fino a metà settembre con l’accordo presso il Ministero del Lavoro.
In CloudItalia, intanto, la situazione non sembra andare nel verso giusto.
Le perdite mensili, ridotte da un milione di euro a circa trecentomila euro, continuano a persistere e il più volte preannunciato pareggio tarda a realizzarsi nonostante il sindacato, le RSU ed i lavoratori tutti, responsabilmente con un accordo abbiano razionalizzato alcuni istituti contrattuali,
A fronte di tanta responsabilità da parte dei dipendenti assistiamo di contro a un proliferare di contestazioni disciplinari assurde, spesso seguite da licenziamenti pretestuosi.
Fino ad oggi tutto il senso di responsabilità è servito a poco.
Prima di intraprendere strade diverse dalla responsabilità, SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL-Tlc, per tutte le situazioni che si stanno verificando, chiedono un urgente incontro ai vertici aziendali per capire cosa sta accadendo, se esiste e quale sia il piano industriale, se ci saranno seri investimenti capaci di smentire le tante voci messe in giro in azienda e dall’azienda, che dipingono scenari preoccupanti per il futuro.
Questo prima di intraprendere un percorso di coinvolgimento delle istituzioni pubbliche di livello sia nazionale che territoriale e degli organi di informazione non escludendo azioni di protesta dei lavoratori di CloudItalia.
Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL Telecomunicazioni

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