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Si è chiuso con un nulla di fatto il tavolo sindacale che stava cercando di dare una continuità occupazionale ai 260 lavoratori del call center Accenture di Palermo al quale British Telecom ha deciso di togliere la commessa con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza.
Nell’incontro odierno è stato sancito definitivamente il recesso da parte di British Telecom della commessa al 30 ottobre. Di fronte alla irrevocabilità delle decisioni della dirigenza di BT, i responsabili di Accenture hanno annunciato l’imminente apertura delle procedure di licenziamento collettivo per l’intero personale della sede palermitana a causa del prossimo venir meno della commessa e, conseguentemente, delle attività. Non è assolutamente chiaro cosa BT voglia fare della commessa e, soprattutto, nessuna risposta è stata data alle due richieste principali delle OO.SS: la sicurezza che la commessa resti su Palermo e la garanzia della salvaguardia dell’attuale perimetro occupazionale attraverso il passaggio dei lavoratori al nuovo fornitore (nonostante la disponibilità di Accenture a rivedere costi, modello di servizio e, in ultima analisi, a facilitare ed incentivare il passaggio dei lavoratori al nuovo fornitore).
Insomma un drammatico salto del buio al quale 260 cittadine e cittadini di questo Paese vengono costrette da British Telecom.
Questa vicenda rischia di trasformarsi nella vertenza simbolo della battaglia che il sindacato sta facendo a tutela dei lavoratori dei call center: prima British Telecom esternalizza i 260 lavoratori del proprio call center ad Accenture (circa 9 anni fa); attraverso i vari rinnovi di commessa, e le conseguenti revisioni in basso dei prezzi, costringe i lavoratori ad accettare
pesanti riduzione di reddito e poi, non paga di quanto fatto sino ad oggi, toglie definitivamente la commessa ad Accenture e, di fatto, mette per strada 260 suoi ex dipendenti. Tutto questo mentre ancora troppe sono le titubanze della politica ad intervenire affinché questi scempi non abbiano più a ripetersi! Qui la competitività delle imprese non centra nulla, siamo semplicemente dinanzi a meri processi espulsivi con un chiaro aggiramento dell’Articolo 18!
Il comportamento di British Telecom è francamente inqualificabile nel merito e nel metodo. Per parte nostra non lasceremo nulla di intentato perché questa ennesima ingiustizia non si compia.
Già nelle prossime ore organizzeremo con le lavoratrici ed i lavoratori di Palermo le opportune risposte sindacali e valuteremo nel contempo tutte le opzioni di carattere legale affinché British Telecom risponda in tutte le sedi delle proprie scelte. Nella prossima imminente convocazione del Tavolo di crisi sui call center al Ministero dello Sviluppo Economico, porteremo all’attenzione del Vice Ministro De Vincenti questo caso che sta diventando l’emblema dell’urgenza di adeguare la disciplina italiana sugli appalti a quanto avviene in Europa.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

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