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(U.S. Slc Cgil) - Roma, 22 apr - Come affrontare le sfide concrete che l’intelligenza artificiale pone al mondo del lavoro, ed alla filiera editoriale in particolare, perché generi nuove opportunità e qualità del lavoro umano senza mortificarlo?
È l’interrogativo cui si vuole dare risposta col confronto promosso da Slc-Cgil “Se la macchina scrive da sola”, sulla base dell’assunto che il ricorso all’intelligenza artificiale contenga in sé, insieme, potenzialità e rischi.
In programma per domani, martedì 23 aprile, sul canale YouTube di Collettiva.it (dalle 16 alle 18) nell’iniziativa si discuterà della proprietà intellettuale delle opere e dell’etica nell’uso di tecnologie avanzate per la creazione e distribuzione di contenuti, di riqualificazione e ruolo dei lavoratori nel processo di automazione, della diversa organizzazione del lavoro.
La parola d’apertura è affidata al coordinamento Slc sul tema, con Andrea Lumino, dell’area Editoria Digitale. A seguire,gli interventi di Giulia Guida, Segretaria nazionale Slc Cgil, Brando Benifei, Eurodeputato Partito Democratico, Alessandra Costante, Segretaria generale FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Michele Faioli, docente di Diritto del lavoro all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Lia Bruna, Coordinatrice di Strade-Traduttori Editoriali, Renato Scattarella, Vicepresidente Associazione Nazionale Social Media Manager, Sergio Bellucci, del Comitato scientifico di Connect.

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(U.S. Slc Cgil) – Roma, 22 nov – Dopo vent’anni di attesa, si sblocca la stasi contrattuale per i lavoratori delle 12 Fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Un’ipotesi di intesa è stata infatti sottoscritta fra Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Anfols che recupera il triennio 2019-21 e pone le basi per il rinnovo del 2022-24 con un aggancio alla dinamica del pubblico impiego.

Punti qualificanti: 1) aumento dei minimi tabellari del 4 p.c.; 2) una tantum dell’8 p.c.; 3) passaggio di 150 euro dai contratti integrativi aziendali ai minimi tabellari del ccnl; 4) una tantum di 250 euro ed estensione della fruizione di entrambi gli importi (250 euro e 8 p.c.) ai tempi determinati che hanno fornito la loro prestazione lavorativa nel triennio 2019-21; 5) per il triennio 2022-24 si mantiene aperto il tavolo negoziale per giungere in tempi rapidi alla chiusura del contratto. Su quest’ultimo punto, una richiesta congiunta di garantire che i futuri rinnovi saranno agganciati alle dinamiche retributive e normative del pubblico impiego sarà presto presentata in un incontro con il Ministero della Cultura.
Il testo definitivo sarà stilato entro fine mese per passare al vaglio delle assemblee dei lavoratori dopo l’incontro al dicastero del Collegio Romano.

Anche sul fronte degli autonomi si registra un avanzamento che vedrà presto le parti affrontare il tema di un equo compenso.

Con questa pre-intesa, commenta la Segretaria nazionale Slc-Cgil Sabina Di Marco, “vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel di una paralisi contrattuale che non dava ragione dell’alta professionalità dei lavoratori delle Fondazioni lirico-sinfoniche. Inoltre, legare la dinamica contrattuale a quella del pubblico impiego è un obiettivo che definisce meglio il loro ruolo di rilevanza nella cultura del Paese”.
La sindacalista valorizza infine la ‘novità’ che si profila nei confronti del lavoro autonomo: “contrattare i minimi e i massimi in relazione ai principi dell'equo compenso sanerebbe finalmente un vulnus per una consistente platea di lavoratori”.

A fronte della pre-intesa raggiunta vengono annullati perciò gli scioperi programmati.

Per i periodi precedenti al triennio 2019-2021, le parti hanno deciso di rinviare la discussione in attesa di condizioni di copertura economica che lo consentano.

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“I lavoratori delle troupe sui set, laboratori, teatri di posa, ecc. scioperano mercoledì 28 novembre, per l’intera giornata e con sospensione delle prestazioni straordinarie, per protestare contro le continue inadempienze contrattuali, mancati pagamenti e versamento dei contributi, mancata definizione dei contratti individuali, orari completamente oltre la l.66/03 in materia di riposi, pause e orari massimi.” Lo annuncia una nota unitaria di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil.

“Lo sciopero, indetto dai sindacati di categoria, segue l’esito della trattativa per il rinnovo del Ccnl troupe: dopo un anno di trattative estenuanti, all’ultimo incontro, la parte datoriale presenta come sua posizione un protocollo del 2015 che i lavoratori avevano già bocciato.”

“La piattaforma sindacale proposta è frutto di due anni di lavoro con tutte le associazioni professionali di categoria, una delegazione di lavoratori espressione di tutti i reparti con obiettivi chiari: legalità, trasparenza, adeguamento salariale e rilancio del settore, per adeguare gli importanti progressi occupazionali con progressi di qualificazione, di formazione e di riconoscimento professionale al fine del miglioramento qualitativo del prodotto, adeguandolo alle attuali esigenze del mercato.”

“Nella giornata dello sciopero – termina la nota -  si terrà l’assemblea generale aperta a tutti i lavoratori del settore presso gli Studios di via tiburtina (ex De Paolis) per decidere come proseguire le iniziative.

                              

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Roma, 11 marzo 2020

Comunicato stampa

CONTRO IL CORONAVIRUS INFORMAZIONE RESPONSABILE E VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONALITA’

“In questa straordinaria e complessa situazione determinata dal Coronavirus l'informazione e il ruolo di canali responsabili ha assunto un valore ancora più importante ed è necessario garantire l'intera filiera, editoria, stampa, distribuzione”. Così la segretaria nazionale di Slc Cgil, Giulia Guida, mette in relazione i temi dell’emergenza legata alla diffusione del Coronavirus, il valore dell’informazione e le condizioni di lavoro del settore. “Significa non soltanto garantire ai cittadini notizie corrette – prosegue -, ma anche il mantenimento di un tessuto sociale e una relazione sociale messa a dura prova.

Quindi Guida prosegue: “A maggior ragione il sindacato rilancia il tema del rispetto e la valorizzazione della professionalità del lavoro, anche attraverso il contrasto al precariato che in queste ore diventa ancora più importante per la tutela della sicurezza sanitaria per i lavoratori del settore. Troppo frequentemente, infatti, i rapporti di lavoro non sono riconducibili a forme tutelate. Un fenomeno che è venuto il momento di debellare”.

Riccardo Saccone, segretario nazionale Slc Cgil, torna poi a ribadire il ruolo fondamentale del servizio pubblico, soprattutto in queste circostanze emergenziali: “Bisogna garantire il più possibile un accesso facilitato con nuove piattaforme telematiche più vicine alle modalità di fruizione dei giovani, proprio a partire dal servizio pubblico radiotelevisivo”. Un servizio che,ricorda Saccone, dovrebbe “utilizzare se stesso per aiutare in questa fase complessa il mondo dell’informazione”.

"Non serve adattare solamente il palinsesto alla presenza di minori in quello che era l’orario scolastico – conclude il segretario del sindacato dei lavoratori della Cgil -ed è per questo che abbiamo chiesto iniziative per attività curriculari. Oltre che fruibili, i programmi dovrebbero essere di utilità, in supplenza di ciò che manca”.

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Slc Cgil intende intervenire sui temi della diatriba tra governo e presidenza del Coni, circa il progetto di riforma del settore proposto dal governo. Dentro e dietro il movimento e le attività sportive si celano appetiti e si muovono interessi che riguardano milioni di persone e decine di miliardi di euro, non soltanto i 410 milioni trasferiti dallo stato al Coni e indicati nella legge di bilancio.” Così una nota della segreteria nazionale di Slc Cgil.

“Il problema non è però chi gestisce le risorse ma come queste dovranno essere gestite, per quali fini e a chi e con quali criteri oggettivi verranno assegnate. Il movimento sportivo occupa milioni di persone, coinvolge la vita sociale  di milioni di famiglie e investe un valore economico prossimo al 2% del prodotto interno lordo, e se alle attività sportive aggiungiamo l'indotto si ipotizza un movimento di affari che si avvicina al 4%.”

“Ci sono oltre un milione di persone che dello Sport ne hanno fatto la loro professione, il loro lavoro – prosegue la nota. Proprio per questo, il mondo sportivo deve dotarsi di regole certe, di facile applicazioni e soprattutto non interpretabili, per rimediare agli effetti della legge 90/81.”

“In conseguenza, infatti, della funzione, assegnata dalla legge al CONI e alle federazioni, di determinare  quali siano le discipline e gli sport professionistici, tanti, fra atleti professionisti di fatto, operatori del mondo sportivo, tecnici, allenatori, preparatori gestori e operatori di impianti sportivi e altro, pur svolgendo un vero e proprio lavoro sono considerati dilettanti ai fini del riconoscimento economico e per la tutela  assicurativa e previdenziale. Regola che determina anche l’odiosa discriminazione per cui la donna, nella legislazione sportiva, per quanto riguarda il lavoro, non può essere titolare degli stessi diritti degli uomini.”

“Le società sportive – sottolinea il sindacato di categoria - per poter svolgere le proprie funzioni e per corrispondere alla normativa sportiva, hanno necessità di risorse economiche e umane. Tra le numerose argomentazioni possibili sul tema, sottolineiamo la necessità di trasparenza e controlli sulle modalità con cui si ricevono contributi pubblicitari e sponsorizzazioni e di favorire il praticante sportivo attraverso la deducibilità della spesa per la pratica sportiva.”

“Chi vuole OCCUPARSI  di sport e non OCCUPARLO, ha tanto da dimostrare – conclude la nota. Lo sport e le persone che lo praticano, e chi nello sport vede il proprio futuro professionale, hanno la necessità di una vera legge di riforma di sistema. Una sfida che deve coinvolgere in un confronto democratico tutte le rappresentanze e le componenti della società di questo nostro paese. A questa sfida Slc Cgil è pronta, ne ha fatto uno dei suoi obiettivi per i prossimi anni e ha raccolto  osservazioni e proposte in un documento, pronta a confrontarsi con chi voglia cimentarsi in una vera riforma di sistema.”

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