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(U.S. Slc Cgil) – Roma, 15 dic – “Vendere ‘i gioielli di famiglia’ per assicurarsi qualche altro mese di vita non è un’idea lungimirante”. A bocciare l’ipotesi, riportata dalla stampa odierna, di una possibile vendita di nuove quote di Rai Way, la società quotata in Borsa che possiede torri e antenne per la trasmissione del segnale della tv pubblica, è il Segretario nazionale Slc-Cgil, Riccardo Saccone, per il quale “sostenere la trasformazione digitale della Rai tramite la cessione di una sua cospicua fetta infrastrutturale è una scelta tutt’altro che obbligata, figlia, piuttosto, del ridimensionamento degli introiti del canone”.
Saccone parla di tagli che “gettano ombre sul futuro finanziamento dell’azienda e sul prossimo piano industriale”, di cui il dirigente sindacale rileva “presupposti poco incoraggianti: dismissioni consistenti del patrimonio immobiliare - tra cui la sede di Milano e alcune storiche sedi regionali - un’offerta editoriale che fatica a riscuotere il consenso del pubblico e un contratto di servizio che assomiglia a un’occasione persa”.
Saccone si augura di essere smentito su Rai Way come su Poste Italiane “perché - commenta -più che un nuovo storytelling sembra di rivedere ‘Viale del tramonto’”.

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