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poste premio risultato tw

Siglato nella giornata odierna l’accordo di proroga sul Premio di Risultato, destinato ai lavoratori di Poste Italiane e delle Aziende del Gruppo.

L’intesa mette in protezione gli importi di produttività dell’anno in corso e assume valenza particolare sia in considerazione del delicato contesto entro cui è maturato, sia per i tratti di merito che esprime. Si riferisce al solo anno 2021.

Riconoscendo il ruolo fondamentale svolto dalle persone del Gruppo, le Parti hanno inteso favorire il consolidamento dell’apporto professionale di tutte le risorse, per assicurare il conseguimento degli obiettivi di redditività connessi all’implementazione dei processi di riorganizzazione in atto.

Poste Italiane procederà alla corresponsione del premio di risultato al raggiungimento degli obiettivi di seguito indicati, incrementali rispetto al consuntivo del 2020:
• Total Financial Assets (TFA) per addetto – k€/FTE: +1% rispetto al consuntivo 2020 (aumento delle masse gestite MP – libretti, buoni postali, prodotti assicurativi nella misura dell’1% per addetto);
• Pacchi per addetto – vol/FTE: +5% rispetto al consuntivo 2020 (aumento dei volumi dei pacchi nella misura del 5% per ciascun addetto).

Inoltre, la determinazione del premio per l’anno 2021 viene definita secondo il livello di raggiungimento del parametro EBIT di Gruppo.

In considerazione della valenza strategica del sistema premiante, quale strumento di diffusione e condivisione degli obiettivi di impresa e coinvolgimento dei lavoratori al raggiungimento dei risultati, le Parti hanno pianificato un incontro, da definirsi nel prossimo mese di novembre, nel quale si costruirà l’impianto strutturale di valenza triennale (2022-2024), rinegoziando le tabelle professionali (all.3) e la parte economica corrispondente, in coerenza degli orientamenti riorganizzativi in evoluzione.

Nonostante l’accordo sia sostanzialmente una proroga dei contenuti del premio 2020, non essendo stato possibile apportare alcuna modifica sul fronte degli stanziamenti economici per via della impossibilità di sovrapposizione dei cicli negoziali (CCNL), l’esito del negoziato presenta alcune novità. Sottolineiamo, a tal riguardo, l’inclusione dei lavoratori ex Nexive nel sistema premiante di Poste Italiane, nelle modalità che verranno concordate in fase di armonizzazione dei trattamenti economici e normativi, prevista nel prossimo mese di settembre.

Azienda e OOSS confermano la volontà di proseguire il percorso già avviato negli ultimi anni volto a favorire la diffusione di iniziative e piani di Welfare dedicati al personale, anche con l’obiettivo di cogliere a pieno tutte le agevolazioni fiscali definite dalla normativa vigente in materia.

L’incontro si è svolto alla presenza del Coordinamento Nazionale RSU che al termine del confronto ha avvallato all’unanimità l’intesa.

Roma, 30 luglio 2021


LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI

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Roma, 15 luglio 2021


Spett.le Poste Italiane Spa
c.a.
Dott. Cocchiaro Salvatore Responsabile RI

Oggetto: Rientro in servizio “Lavoratori Fragili”

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, facendo seguito alla Vs. del 09 Luglio u.s. relativa ai Lavoratori che versano in situazione di Fragilità, chiedono di individuare modalità di rientro che non gravino sugli stessi in termini di permessi o altre giustificazioni di assenza. In particolare, considerata la delicatezza della situazione di tali Lavoratori, si ritiene che a seguito di parere contrario del Medico di Base al rientro in servizio, sia necessario prevedere altre modalità di svolgimento della mansione, almeno fino a quando la situazione emergenziale dovuta al Covid- 19 non sia cessata.

Sicuri di un Vs. cortese e sollecito riscontro, si porgono cordiali saluti.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI
M. Campus N. Di Ceglie C. Solfaroli W. De Candiziis R. Gallotta S. Muscarella

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MOBILITA’ IN POSTE ITALIANE: OPPORTUNITA’ O PRIVILEGIO?

Anche questa volta la SLC CGIL ha ritenuto non condivisibile l’accordo sulla mobilità: i motivi non sono gli stessi perché le condizioni sono peggiorative rispetto all’accordo del 2019 nella misura in cui contiene ulteriori clausole discriminatorie nei confronti di migliaia di lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane. Ci riferiamo questa volta non solo al comma 10 del suddetto accordo che richiede per l’effettivo trasferimento la sussistenza della PIENA IDONEITA’ alle mansioni, con riferimento non solo all’utilizzo di tutti i mezzi/strumenti aziendali, ma anche alle relative modalità di svolgimento. Discriminazione già in atto dal vecchio accordo, cui oggi si aggiunge un’ulteriore disparità legata all’anzianità in azienda. Ma procediamo per ordine.

Essere pienamente idonei alla mansione significa avere non solo tutte le abilità fisiche, ma anche la piena abilitazione a svolgere il ruolo ricoperto: vi rientrano smistatori, consulenti non abilitati ESMA o con Tutor, Osp inabili al lavoro in solitudine (monoperatori), addetti alle lavorazioni interne e chiunque altro che, indipendentemente dalla causa che generi una inidoneità (infortunio, problematiche antropometriche, etc) a uno strumento o una modalità di svolgimento, si trovi in siffatta situazione. Rispetto al passato sono stati salvaguardati (e solo in parte) esclusivamente i portalettere, come se l’accordo non riguardasse tante e varie professionalità presenti in azienda.

Ribadiamo che tale previsione si pone in contrasto con quelle del Codice Etico, creando così una forte discriminazione all’interno della stessa azienda tra “lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”. Come se non bastasse, c’è una contraddizione tra tali previsioni e tutte quelle comunicazioni aziendali in cui si promette la piena ergonomicità delle postazioni di lavoro e macchinari futuristici che agevolino il lavoro negli stabilimenti. E’ alla luce di questi argomenti che ci sembra una vera e propria punizione impedire a coloro che, per conformità fisica o per un problema generato da un infortunio o ancora per formazioni somministrate in maniera poco efficiente, non rientrino nello schema delineato (piena idoneità alla mansione, all’utilizzo di tutti i mezzi/strumenti ed alle relative modalità di svolgimento), di potersi riavvicinare alla propria famiglia, obbligandoli in via definitiva a stare lontani centinaia di chilometri dai propri cari

Veniamo all’altra discriminazione imposta dall’accordo: L’ANZIANITA’ NEL RUOLO. Oggi si assume con contratto di apprendistato come inserimento lavorativo, contratto del tutto equiparabile dal punto di vista normativo a quello a tempo indeterminato, e perlopiù si ricorre a questa forma assunzionale per i consulenti: ebbene prevedere per loro un anzianità più alta rispetto a tutte le altre figure professionali che si stanno inserendo in azienda, sulla base di una FORMA CONTRATTUALE LA CUI SCELTA E’ AD ESCLUSIVA DISCREZIONALITA’ AZIENDALE, significa alimentare un’inutile guerra tra poveri, figlia della disuguaglianza che l’accordo sancisce. Si creano privilegi: un neo assunto part time potrebbe, con sorte a favore, vedersi riavvicinato a casa e magari anche con il contratto convertito in full time, nel giro di 12 mesi; un apprendista, invece, viene bloccato nelle aspettative di riavvicinamento per ben 18 mesi.

Queste sono le ragioni che ci hanno portato a non sottoscrivere il verbale relativo alla mobilità, perché per noi ogni forma di discriminazione richiede battaglia e non ci sottrarremo neanche questa volta. A ben guardare, la mobilità da sempre ritenuta un’opportunità è diventata un vero e proprio privilegio.

Roma, 4 maggio 2021

La Segreteria nazionale SLC CGIL

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COMUNICATO UNITARIO

PROCESSO DI INTEGRAZIONE ASSET NEXIVE ALL’INTERNO DEL GRUPPO POSTE 

Conclusa positivamente, in data odierna, la procedura di esame congiunto di cui all’art. 47, legge 428/90.

Il Verbale sottoscritto fissa il percorso e stabilisce la tempistica dei passaggi relativi ai rapporti giuridici e strutturali di Nexive all’interno del Gruppo Poste, unitamente alla riallocazione del personale interessato alla migrazione.

Il Verbale contempla:

• il perimetro organizzativo completo dei lavoratori Nexive interessati al passaggio (oltre 1.200 risorse), con indicazione delle provincie di destinazione;

• data certa (settembre c.a.) sull’avvio del confronto finalizzato a stabilire le modalità di armonizzazione dei trattamenti normativi e retributivi con la contrattazione collettiva di Poste Italiane;

• data certa (entro 30/11/2021) sulla conclusione del processo di armonizzazione, i cui effetti ricadranno anche sui lavoratori applicati nella istituenda Operating Company, nonché sulle risorse di Nexive distaccate in Poste Italiane. Tale data rappresenta il termine ultimo di definizione del processo, tuttavia proveremo a definirlo in tempi più brevi.

• individuazione, nell’ambito del suddetto confronto, dei criteri oggettivi di riallocazione dei lavoratori coinvolti nelle operazioni societarie.

Riteniamo che l’intesa odierna assuma una rilevante valenza politica, in quanto sancisce la consapevolezza, comune alle parti, dell’importanza di un percorso condiviso che assume un grande valore per i tanti lavoratori coinvolti che di certo potranno beneficiare di significative migliori condizioni lavorative, oltre all’indubbia rilevanza strategica della manovra societaria in sé.

Constatazione di certo non trascurabile se inserita nel difficile momento economico e sociale entro cui la progettualità evolve e si afferma.

Vi terremo informati sugli avanzamenti del confronto.

Roma, 17 giugno 2021

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLP- CISL SLC- CGIL UILPOSTE-UIL FAILP-CISAL CONFSAL COM FNC – UGL COM.NI
M.Campus N. Di Ceglie C. Solfaroli W. De Candiziis R. Gallotta S.Muscarella

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Roma, 19 aprile 2021

Spett.le Poste Italiane Spa
c.a. Dott. Salvatore Cocchiaro
Human Resources and
Organization

Oggetto: affidabilità mezzi aziendali

Manifestiamo una seria preoccupazione per il perdurare di episodi “denunciati”, in vari territori, circa l’affidabilità dei nuovi mezzi aziendali, sia “Tricicli endotermici” che “Freeduck”.

La sicurezza e l’affidabilità di tali mezzi, è stata messa in discussione sin dai primi giorni della loro consegna nei vari Centri di Distribuzione, ed in particolare ove è partita la sperimentazione.

Le grosse lacune, da subito rilevate, riguardano l’instabilità del mezzo nel suo complesso.

Le cause dell’inaffidabilità sono molteplici, tra le quali quelle che si sono evidenziate attraverso il ribaltamento dei mezzi. Ciò ha messo, a serio rischio, l’incolumità del personale PTL addetto al recapito.

Tutto questo non riguarda solamente casi isolati; sono diventati numerosi e quotidiani gli eventi che fanno presagire un importante campanello di allarme da non sottovalutare.

A tal proposito ricordiamo a tutti che gli RLS devono essere “consultati preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi” ed informati sui rischi che si sono succeduti nei luoghi di lavoro, procedura che non ci sembra sia stata ancora avviata.

Riteniamo inaccettabile che, in tema di sicurezza, Poste Italiane S.p.A. continui a fare “operazioni di facciata”, con dati degli infortuni che sono significativamente allarmanti, soprattutto nel settore del recapito.

Per quanto sopra chiediamo che si sospenda, con immediatezza, l’utilizzo di tali mezzi da parte del personale e, nel contempo, si faccia un approfondito accertamento sulla stabilità ed affidabilità dei mezzi interessati, Si chiede, inoltre, che tale problematica sia oggetto di confronto nel prossimo OPN.

Si rimane in attesa di urgete quanto cortese riscontro.

Cordiali saluti.

Nicola Di Ceglie                                                                                  Agostino Auricchio
Segretario Nazionale SLC CGIL                                                            Componente Nazionale OPN
Area Servizi Postali
SLC CGIL

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