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Il 2 maggio u.s. si è svolto il secondo incontro fra la società Almaviva Contact e le Segreterie Nazionali, Territoriali ed il coordinamento Nazionale delle RSU aziendali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGL Telecomunicazioni sulla situazione aziendale.

In apertura di incontro è stato stigmatizzato con forza da parte delle OO.SS. la decisione unilaterale dell’azienda di non pagare con la busta paga di aprile l’una tantum contrattuale. A riguardo l’azienda ha affermato che con la busta paga di maggio metterà in pagamento la somma dovuta a seguito del rinnovo del CCNL.

L’Amministratore Delegato di Almaviva Contact ha poi esposto il piano aziendale finalizzato al recupero degli esuberi, alla messa in sicurezza del conto economico e segmento “inbound”.

Per quanto riguarda il calo dei volumi ed il conseguente esubero di personale l’azienda ha presentato un piano che, attraverso l’adozione dei Contratti di Solidarietà (CDS), miri a distribuire risorse dalle commesse “scariche” a quelle con maggiori volumi senza che nessun centro operativo perda le commesse ad oggi assegnate. Un operazione questa che, sempre secondo il piano aziendale, porterà con gradualità ad una quasi omogenea distribuzione dei CDS attraverso un processo di formazione diffuso ed un’azione di adeguamento tecnologico e dei processi commerciali. In particolare le fasi presentate dall’azienda  sono:

Fase “1” da maggio ad ottobre 2013: le commesse Sogei e Fastweb sono in calo ma ancora operative; si procede al reingresso e formazione del personale attualmente in Cassa Integrazione Straordinaria su Roma; riequilibrio fra le sedi siciliane e quella di Napoli. In questa fase le percentuali di CDS arriveranno ad una percentuale così ripartita: Roma 50%; Napoli 40%; Catania e Palermo al 25%; Rende e Milano non farebbero solidarietà.

Fase “2” da novembre 2013 ad aprile 2014: le commesse Sogei e Fastweb verrebbero chiuse; le sedi di Milano e Rende inizierebbero ad adottare i CDS; a Palermo si risolve la questione delle sedi con la definitiva assegnazione da parte della regione di un nuovo centro; la sede di Roma e Napoli verrebbero considerate dall’azienda come i centri con assegnazione prioritaria di nuove commesse. In questo semestre l’azienda ritiene che le percentuali di solidarietà arriverebbero, sempre nella fase finale della “fase” alle seguenti: Roma 45%; Napoli 35%; Catania e Palermo 25%; Milano e Rende 20%.

Fase “3” da maggio 2014 ad aprile 2015: in questo periodo terminerebbe il processo di riequilibrio dei volumi fra sedi e commesse per arrivare ad aprile 2015 con una stabilizzazione che, nei disegni aziendali, dovrebbe vedere le sedi di Roma e Napoli al 30% e tutte le altre al 25%.

Questo il piano di gestione delle eccedenze. Gli altri elementi considerati indispensabili dal management aziendali per il rilancio riguardano le seguenti aree di intervento:

Flessibilità: estensione al 60% dei ROL dell’anno in corso da poter essere utilizzati a copertura di improvvisi cali di volume (il nuovo CCNL TLC ha fissato questa percentuale al 30%); introduzione di una Banca Ore dove far confluire il supplementare e lo straordinario con conseguente utilizzo delle ore accumulate a copertura dei cali di volume; smonetizzazione delle festività coincidenti in domenica ( in questo caso verrebbe corrisposto al lavoratore non più la somma supplementare di un ventiseisimo ma una giornata di riposo equiparata alle ex festività).

Recupero efficienza e produttività: estensione a tutte le sedi operative della timbratura in postazione, ad oggi attuata in via sperimentale solo in alcune sedi; misurazione delle performance di qualità e produttività a livello di service team.

Telelavoro: formare da subito una commissione paritetica che verifichi la percorribilità di questo strumento finalizzandolo al raggiungimento di maggiore flessibilità.

Qualità: introduzione di un nuovo sistema di verifica dei processi e dei flussi della qualità focalizzato su un sistema di analisi delle chiamate.

Le OO.SS. hanno dal canto loro per prima cosa registrato con favore come l’azienda abbia accolto la richiesta di gestire le eccedenze attraverso i CDS, uno strumento non traumatico e sostenibile per i lavoratori. Un elemento sul quale invece le parti sono ancora molto lontane è rappresentato dalla tempistica con la quale l’azienda vuole raggiungere una percentuale omogenea (peraltro neanche completamente, visto che nelle “fasi” aziendali è previsto che comunque Roma e Napoli rimangono con percentuali comunque più alte rispetto agli altri siti) e dalla forte sperequazione che per diversi mesi permarrebbe fra i vari siti. La proposta sindacale di Contratti di Solidarietà diffusi equamente fra i siti e fra le commesse nasce proprio dal bisogno di contemperare l’esigenza di gestire i cali di volumi, di intervenire sulla condizione del conto economico aziendale (fattore di vera preoccupazione) con il rendere per tutti i lavoratori sostenibile e poco incisivo l’uso dell’ammortizzatore sociale. Al momento lo schema aziendale è molto lontano da queste esigenze. Le OO.SS. ritengono che lo strumento della formazione può contribuire in maniera significativa ad un miglioramento della qualità del lavoro.

L’azienda ha accolto positivamente la richiesta delle OO.SS. in merito alla possibilità di apertura di una finestra di mobilità volontaria (ex Legge 223/91 art. 4).

Occorre che nei prossimi giorni si lavori per superare queste difficoltà se si vuole raggiungere un accordo sostenibile.

Per quanto riguarda la perdita della commessa Fastweb, le OO.SS. hanno deciso di attivare immediatamente quanto previsto dal nuovo art.53 del CCNL TLC, chiamando le stesse ad un tavolo trilaterale dove capire i razionali che hanno portato al mancato rinnovo e verificare quali soluzioni possono essere trovate.

Sul resto del pacchetto proposto dall’azienda le OO.SS. si sono dichiarate disponibili a proseguire il confronto ad eccezione delle richieste di banca ore per il supplementare e dell’estensione al 60% della quota di ROL dell’anno utilizzabili dall’azienda. Su questi due punti le Segreterie Nazionali hanno espresso un giudizio del tutto negativo respingendo decisamente la proposta aziendale.

Sul sistema di rilevamento della qualità si svolgerà il prossimo 7 maggio un incontro specifico finalizzato a verificare nel merito il sistema, soprattutto per quanto attiene le sue ricadute sull’art.4 della Legge 300 e sulle questioni di privacy dei lavoratori e dei clienti.

Nel frattempo non possiamo che rinnovare all’azienda l’invito pressante già rivoltole altre volte, ovvero ad avere atteggiamenti coerenti e rispettosi di tutti i passaggi sindacali e di comunicazione. In un momento così difficile per questa azienda nessuno può pensare di permettersi di avere posizioni poco chiare, mutevoli a seconda del contesto dove si esprimono. Quanto è successo sul mancato pagamento dell’una tantum contrattuale dovrebbe costituire per i responsabili aziendali un monito per il prosieguo della trattativa e per le relazioni sindacali future.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC-CGIL           FISTel-CISL          UILCOM-UIL           UGL-Telecomunicazioni

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