Lo sciopero che abbiamo proclamato per il 24 non è per il mancato accordo sulla vertenza del Gruppo Caltagirone ma sulla evoluzione che essa comporta rispetto alla tutela del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.

Noi proviamo a difendere gli Editori e le Aziende stampatrici da una concorrenza sleale che il vice presidente della FIEG pratica nelle proprie Aziende.

Nonostante la nostra inoppugnabile disponibilità al dialogo ed al confronto costruttivo ampiamente dimostrata in tutte le sedi, qualcuno ritiene che le regole che sottoscriviamo possono essere destrutturate a proprio piacimento.

È altresì innegabile la nostra volontà espressa a partire dal 2010 di innovare il contratto alle trasformazione tecnologiche che sono intervenute sui prodotti della comunicazione e dell’informazione, un contratto che possa essere in grado di dare nel contempo risposte alla grave crisi del Settore ed offrire nuove opportunità operative ai lavoratori poligrafici.

È altresì innegabile (e non strumentale) la nostra proposta per la costituzione di un tavolo di filiera che abbia in prospettiva un nuovo ed unico contenitore contrattuale, con un necessario protocollo di intesa tra di noi e la vostra Associazione che ne definisca i tempi e le modalità.

Rispetto al confronto con il Gruppo Caltagirone, che destruttura di fatto con le sue scelte il CCNL non abbiamo sentito o letto nessun atto ufficiale da parte di FIEG.

Quindi non abbiamo indetto lo sciopero nazionale di settore per la vertenza Caltagirone ma per mantenere nel perimetro del CCNL quelle attività, per mantenere gli strumenti e le tutele per i Lavoratori del Settore e per dare dignità alle scelte che insieme abbiamo intrapreso per la messa in sicurezza del Fondo di Previdenza Contrattuale che è stato costituito nel lontano 1959.

Infine apprendiamo che abbiamo delle convocazioni sulla rinnovazione contrattuale, per correttezza crediamo opportuno ricordare a noi tutti e a chi ci legge, che informalmente ci avete dato delle disponibilità per una eventuale apertura alla rinnovazione contrattuale.

Le Segreterie Nazionali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil

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