Era il 18 ottobre del 2013 quando denunciammo con un comunicato il costosissimo appalto delle cosiddette “riprese in movimento”, sebbene la RAI avesse acquistato tutta l’attrezzatura altamente tecnologica e, sette mesi prima, avesse sottoscritto il contratto di fornitura del servizio “Host Broadcasting” con RCS Sport specificamente per gli eventi ciclistici.
Ma la burocrazia e le “invalicabili” certificazioni aeronautiche l’avevano fatta da padrone.
Avevamo sollecitato più volte l’Azienda a esperire le suddette procedure in quanto ogni evento dato in appalto era di fatto un doppio costo.
Ora, finalmente, possiamo dire che il nodo si sia definitivamente sciolto. La notizia è la seguente: il Giro d’Italia sarà totalmente prodotta dalla RAI, comprese le “riprese in movimento”.
Un pool di lavoratori delle Esterne sono anche andati oltre. Il risultato è sotto gli occhi di alcuni broadcasting stranieri: a marzo con la classica ciclistica “Milano-San Remo” hanno dimostrato che il lavoro sta dando i risultati sperati, soddisfazione di chi ha creduto nelle professionalità interne. Alla fine, anche se con grande fatica, la RAI tutta e la Produzione TV in particolare, si sono convinte a sostenere il “cavallo vincente”.

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