Con un ampio margine di consenso, non scontato alla vigilia del voto, il Senato ha approvato un testo di recepimento della direttiva Barnier, che prevede l'annunciata riforma della Siae ma non la liberalizzazione della tutela del diritto d'autore.
Ha prevalso dunque il buon senso, contro gli interessi e le manovre di pochi moralizzatori, in realtà intenzionati unicamente -lo sappiamo bene- ad accaparrarsi una fetta di mercato a danno del diritto meno "appetibile" economicamente. La Siae resta un Ente pubblico generalista, posto a tutela di ogni categoria dell'ingegno, impermeabile alle mode del momento e punto di riferimento grazie alla propria centenaria professionalità.
Riforma e trasparenza non sono concetti che spaventano i lavoratori dell'Ente e i sindacati che li rappresentano, come hanno avuto modo di dimostrare anche in questi anni e proporranno un percorso unitario per dare il contributo che serve in una fase delicata, ma che può trasformarsi in un momento di rilancio per l'Ente.

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