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Produzione culturale

La macchina del fango
Dopo aver letto la copiosa quantità di articoli con dichiarazioni rilasciate dal Sindaco e dal commissario non corrispondenti alla realtà dei fatti  è d'obbligo fare le seguenti precisazioni onde evitare il consolidarsi di ricostruzioni palesemente non veritiere.
Da diversi decenni tutti i lavoratori del Teatro, sia con contratto a termine che a tempo indeterminato, vengono assunti dopo aver superato una prova selettiva pubblica per esami, titoli e prove pratiche. Nel comparto dei dipendenti a tempo indeterminato non vi è alcuna chiamata nominativa. Per la precisione, contratti a chiamata diretta che non hanno preso parte e superato alcun processo di selezione, oltre alle funzioni di staff, con varie tipologie contrattuali, sono 5 dipendenti a tempo determinato fra gli amministrativi, alcuni assunti ed utilizzati su mansioni coperte da personale esistente, voluti dalla precedente “Sovrintendente Colombo” sotto la presidenza del Sindaco di Firenze e da Egli scelta, e circa 2/3 tecnici assunti a tempo determinato, per esaurimento graduatorie, sotto la conduzione del Commissario Straordinario.
Attualmente, il personale dipendente a tempo indeterminato con la qualifica di impiegato amministrativo in forza alla Fondazione consta di 47 unità (non 48).
Nello specifico: 35 unità sono state assunte attraverso selezioni pubbliche e/o concorsi pubblici per titoli ed esami espletate dal 1979 al 2004.
1 unità è stata assunta attingendo dalle categorie protette
11 unità i cd. “undicisti”, dopo molteplici e ripetuti contratti a tempo determinato, tra il 1987 e il 2000, aventi origine da  richieste numeriche di personale effettuate dal Teatro attraverso l'allora Ufficio di Collocamento, sono stati stabilizzati con verbale di conciliazione sottoscritto fra Fondazione ed i lavoratori presso la Direzione Provinciale del Lavoro fra gli anni 2000/2002/2006.
Grazie all’accordo sindacale che ha portato alla sottoscrizione di verbali di conciliazione, la Fondazione ha evitato di soccombere in procedimenti giudiziari dall’esito scontato, dovuto alla causale generica, alla ripetitività ed alla quantità di contratti a termine stipulati con i lavoratori, alcuni anche ventennali, evitando in questo modo un enorme aggravio di spese, non solo legali, ma soprattutto sul costo del lavoro, sottoscrivendo accordi con i quali si rinunciava per la stabilità ad alcuni diritti acquisiti e ai relativi indennizzi.
Inoltre smettiamola di dire che 4 o 6 impiegati bastano. Anche nella proposta dei 75 esuberi (di cui 15 amministrativi) presentata dal Commissario, rimarrebbero in servizio 32 impiegati. Con solo 6 quanti servizi e funzioni sarebbero appaltate all'esterno?
Inoltre, affermazioni come “...paghiamo una ventina di danzatori esterni, e per gli interni i contratti integrativi gridano vendetta”, o ancora che “...quelli in grado di ballare prendono il 100%  in più della paga e chi resta a casa prende il 50% in più”, oltre ad essere lesive sono pure prive di qualsiasi fondamento. Si evita volutamente di dire che con 15 / 17 elementi non esiste una Compagnia di Danza, che il vecchio organico prevedeva 43 tersicorei e che da molti anni si produce con quantità molto più basse. E poi, primo: quella indennità si applica a tutto il personale artistico, professori d'orchestra, artisti del coro e tersicorei. Perché si parla soltanto di tersicorei? Secondo: nella nostra contrattazione aziendale non esiste alcuna distinzione tra personale con contratto a tempo indeterminato o determinato e quindi quella distinzione fra ballerini interni o esterni non esiste; terzo: 100% o 50%  in più della paga, che significa, di quale paga, giornaliera? Mensile? Annuale??? Possibile che non si sappia che non si tratta di paga ma di una quota che va dai 25 ai 54 euro lordi?? Quarto: i sostituti non stanno a casa, sono tersicorei che contrariamente ad altre figure, sono in produzione, hanno partecipato alle prove del balletto, conoscono la parte, e sono pronti ad entrare in scena in caso di infortunio di un collega durante lo spettacolo, o di assenza dello stesso per malattia; quinto: nella proposta delle OO.SS. si propone, e non da oggi, di eliminare questa indennità, vecchia di venticinque anni, che induce un costo a qualsiasi aumento di produzione
Si può avere in testa di ridurre il personale, ma ci vuole rispetto per le persone, quello che il Commissario ed il Sindaco non hanno mostrato. Parlare di stipendificio dà l'idea di un paese della cuccagna, dove qualche padrino ti ha fatto entrare per non fare niente e guadagnare da nababbo. Vergognatevi!!!
La cortina fumogena non può far dimenticare il fallimento dell'esperienza della gestione del Sovrintendente scelto dal  Sindaco e da Lui difeso fino all'ultimo, con il debito lievitato di circa 14 milioni di euro nel triennio rispetto ai 22 milioni maturati negli 11 anni precedenti.
Tutto quanto sopra riportato è lo stato dell'arte e la verità dei fatti documentata e documentabile con  atti in possesso nostro e di tutti i dipendenti in quanto riguardano direttamente il loro percorso lavorativo.
Tutte le affermazioni diffamatorie riportate sui giornali quasi quotidianamente in questi ultimi mesi e tutto quanto si discosta dalla realtà dei fatti come sopra descritta, sarà oggetto di approfondimento da parte degli organi giudiziari preposti, che si auspica potranno esaminare i fatti con un atteggiamento ed una valutazione diversa da quella operata nel recente passato.
PER LE SEGRETERIE SLC – CGIL  FISTEL – CISL  UILCOM – UIL
DI FIRENZE

 

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