Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

Produzione culturale

UN ACCORDO PERICOLOSO E TUTT’ALTRO CHE PROVVISORIO

Alla seconda riunione la trattativa con l’azienda si è chiusa, ma non per raggiunto accordo: l’impianto del testo aziendale resta sostanzialmente invariato ed il tavolo sindacale si è separato, come si può facilmente desumere dal testo (che si allega) sottoscritto solo da Fistel Cisl e Uilpa con l’azienda.

Restano invariate la disponibilità oraria dalle 8 alle 20, le modalità inique e sbilanciate di recesso (sempre possibile per l’azienda ma solo teoricamente azionabile dal dipendente), il divieto di uso alternativo del computer aziendale, il rifiuto di compensare i turni, la chiusura totale sul tema dei buoni pasto e dei ristori, persino il rifiuto di stabilire l’irrevocabile temporaneità di un accordo-ponte che infatti è prorogabile indefinitamente, ed infine la variabilità dei riferimenti normativi dopo la firma dell’accordo individuale.

Secondo l’amministrazione e secondo le sigle che firmano l’accordo, essere soggetti ad un orario affidato giorno per giorno alla discrezionalità dell’azienda non rappresenta evidentemente un grave peggioramento delle condizioni di lavoro, per di più senza che si possa godere di alcuno dei benefici della autodeterminazione propria del lavoro agile o, in alternativa, della libertà post-lavorativa comunque offerta dal regime orario previgente.

Ciascuno è ovviamente responsabile delle proprie posizioni, ma i lavoratori devono ragionare su cosa comporti passare ad un contratto e ad un rapporto individuale con l’azienda, senza alcuna garanzia di uniformità, non sorretto da un accordo che rappresenti la maggioranza dei dipendenti e gravemente peggiorativo delle previsioni del CCNL, sia in termini economici che normativi.

Nel testo degli accordi individuali, resi ai sensi della L. 81/2017, non è rispettata la previsione di equità di trattamento rispetto a chi lavora in presenza e non sono neppure esplicitate le fattispecie disciplinari, che quella stessa Legge specifica dover essere nuovamente identificate per la modalità di lavoro da remoto, con un effetto di totale discrezionalità ed incertezza che favorirà il già massivo ricorso ai sistemi sanzionatori per colpa di regole non adattate e non comunicate.

Non ci sembra di essere “irresponsabili” nello svolgere con coscienza il ruolo di rappresentanza e nel chiedere garanzie per i lavoratori, a fronte di un mutamento che promette di permanere – nelle regole e nelle specifiche che si decidono oggi – nella normativa aziendale futura, e non sarà più soggetto all’intermediazione efficace delle parti sociali, siccome affidato non già ad un accordo unanime, ma unicamente alla contrattazione tra singolo lavoratore ed azienda.

Nessuna modifica sostanziale richiesta è stata accolta, sebbene la proposta che perveniva dalle quattro sigle maggiormente rappresentative per numero di iscritti in SIAE non comportasse alcun costo ulteriore, con buona pace delle divertenti affermazioni del Direttore Generale, rispetto a quanto già stabilito dal Contratto di lavoro.

Un brutto accordo sindacale, che si pretende “collettivo”, ed un brutto testo di accordo individuale, molto pericoloso da sottoscrivere per ogni lavoratore. Un atto sconsiderato di chi si rifiuta di ascoltare, cercando in tutti i modi di evitare il merito delle questioni, invocando la responsabilità altrui per nascondere la propria.

La crisi che colpisce il Paese e l’Ente meriterebbe sobrietà, coraggio e consapevolezza, non lo scaricabarile di un ricco gruppo dirigente.

Se si vuole affrontare la crisi di liquidità bisognerebbe avere il coraggio di discutere con il Sindacato di investimenti e spese, di contratti, di esodi e nuove assunzioni e forme contrattuali, dimostrare cosa si sta facendo e non quello che si vorrebbe fare, ma non si fa per colpa del nemico di turno. Il nemico odierno sono le Organizzazioni Sindacali e il loro accordo a costo zero, mentre “responsabili” sono coloro che si piegano e lavorano senza fare domande, perché anche chiedere il pagamento di un turno di notte potrebbe mandare l’Ente in default. Questo è il livello dell’interlocuzione, cui non siamo e non saremo mai disposti a scendere.

Arriveranno a breve a tutti i dipendenti gli accordi individuali da firmare: noi non li firmeremo e se saremo in tanti, oltre a scongiurare le gravi conseguenze a danno dell’impianto normativo faticosamente difeso negli anni, costringeremo l’azienda a tornare al tavolo negoziale per stabilire regole eque e condivise. Chiariamo intanto a tutti i lavoratori dell’Ente che l’accordo sottoscritto oggi da una minoranza sindacale non ha un effetto autonomo e non si applica automaticamente a tutti i dipendenti, ma disciplina il testo di un accordo individuale che deve essere sottoscritto singolarmente per avere efficacia. Se il lavoratore non lo firma, l’accordo non ha validità, perché l’accordo sottoscritto da una sparuta minoranza non ha valore.

SLC CGIL
CONFSAL CADA
CISAL
FNC UGL COMUNICAZIONI

Roma, 16 aprile 2021

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Comunicato unitario Cinecittà

  27 Maggio 2015
Le Segreterie Nazionali di SLC CGIL - FISTeL CISL - UILCOM UIL esprimono forti preoccupazioni per il tono che sta assumendo il confronto sui problemi del Comprensorio di Cinecittà che stanno facendo prevalere, tra le parti, le posizioni oltranziste anziché quelle dia...

Lirica: Cestaro, occorre superare la grave crisi delle fondazioni lirico sinfoniche

  25 Maggio 2015
In data odierna si è tenuto l’incontro presso l’AGIS di presentazione alle Organizzazioni Sindacali della nuova Presidenza dell’A.N.FO.L.S. Il neo Presidente Cristiano Chiarot (Sovrintendente del Teatro La Fenice di Venezia) e il vice Presidente Francesco Giambrone...

Opera di Roma: Conferenza stampa Slc Cgil

  25 Maggio 2015
Roma, martedì 26 maggio 2015, ore 11 Sala Rosa, c/o Filt Cgil, Piazza Vittorio 113 “No alla declassamento del Teatro dell'Opera della Capitale: risorse, occupazione stabile, qualità produttiva” è il tema al centro della mobilitazione di lavoratori e sindacati e de...

Spettacolo: sit in lavoratori spettacolo di fronte Inps

  20 Maggio 2015
PRESIDIO SIT-IN LAVORATORI SPETTACOLO presso INPS sede NAZIONALE Mercoledi 27 maggio dalle ore 10,00 alle 14,00 Roma, via Ciro il Grande 21 “Il passaggio dell’Enpals all’Inps, che ci era stato assicurato che sarebbe stato indolore, si sta rivelando assolutamente...

La distribuzione Cinematografica in Italia e all'estero

  29 Aprile 2015
Lavorare nel settore audiovisivo, oggi, significa avere a che fare con un comparto in evoluzione continua, un campo in cui l’innovazione tecnologica detta i ritmi di una crescita che è necessario saper gestire, se ve ne si vuole far parte. Tutto ciò si traduce in una...

Presidio fondazioni lirico sinfoniche

  27 Aprile 2015
Nel pomeriggio del giorno 5 maggio dalle ore 14 alle ore 18 si terrà sotto la sede del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (in via del Collegio Romano 27) un presidio dei lavoratori del Settore sulle motivazioni definite nel Coordinamento Unit...