La circolare del ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) del 7 aprile è particolarmente penalizzante per le Fondazioni Lirico-Sinfoniche (FLS) che sono state inserite negli interventi del pubblico impiego senza avere un budget dedicato al personale e interventi di tutela, introducendo un improvvido prelievo di soldi da parte dello Stato che ricadrà sulle spalle dei lavoratori, pregiudicando il turn over e riducendo le dotazioni organiche sostenibili, approvate da MEF e Corte dei Conti.
Si intende innescare un incredibile recupero delle economie come restituzione dei “risparmi” che si produrrebbero e che in realtà porterà gravi conseguenze sui bilanci, sulle produzioni, sulla tenuta del sistema, allontanando i contributi privati e alimentando il precariato in contrasto con la legge Bonisoli che avrebbe dovuto risolverlo.
Il tutto in antitesi alle volontà di rilancio del settore identificate nel confronto al ministero della Cultura, che ha portato al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il periodo 2019/2021 dopo 20 anni di mancanza e che ci sta vedendo impegnati nel rinnovo per il 2022/2024.
Le organizzazioni sindacali (OO.SS) proclamano lo stato di agitazione, chiedono con forza al governo che le FLS vengano escluse dai provvedimenti previsti dalla circolare del 7 aprile per il pubblico impiego e sollecitano interventi a copertura economica per il rinnovo contrattuale.
Roma, 11 aprile 2025
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL