L'azienda sfugge dal dissenso
Questa mattina si terrà il previsto incontro tra il vertice aziendale di Poste Italiane e le organizzazioni sindacali di categoria. L’incontro arriva nel pieno di una fase molto complicata, con Slc Cgil e Uilposte che hanno intrapreso un percorso di mobilitazione da mesi, contro le riorganizzazioni avviate dall’azienda con l’avallo delle altre organizzazioni sindacali postali, e che avranno pesanti ripercussioni sui lavoratori postali, e per rivendicare il ripristino di relazioni sindacali rispettose del pluralismo.
Un percorso di mobilitazione che ha traguardato lo sciopero del 3 giugno scorso, e che ha visto le organizzazioni di categoria di Cgil e Uil denunciare l’azienda per comportamento antisindacale con un ricorso che verrà discusso nei prossimi mesi.
Slc Cgil e Uilposte avevano organizzato un presidio di lavoratrici e lavoratori presso la sede individuata per tale incontro, per poter esprimere democraticamente e pubblicamente il proprio dissenso nei confronti di scelte e comportamenti aziendali sbagliati.
Puntualmente, come avviene da mesi, l’azienda ha deciso deliberatamente di tacitare il dissenso e, con una scusa poco credibile, all’ultimo momento ha spostato la sede dell’incontro rendendo impossibile riprogrammare il presidio, che è stato quindi annullato.
I Segretari di Slc Cgil e Uilposte, Di Ceglie e Solfaroli, in una nota ribadiscono: “Non ci faremo silenziare da Poste Italiane. Nell’incontro di oggi porteremo all’attenzione dei vertici aziendali le rivendicazioni che hanno indotto migliaia di lavoratrici e lavoratori di Poste a partecipare alle iniziative di lotta di questi mesi. E se non arriveranno, finalmente, puntuali risposte alle nostre richieste di merito, la vertenza proseguirà. Poste si deve rassegnare. Il pluralismo è un bene prezioso della democrazia, e come tale va salvaguardato. E il dissenso dei lavoratori verso scelte sbagliate e dalle gravi ripercussioni non può essere tacitato”.
Roma, 26 giugno 2025
SLC CGIL, UILPOSTE