Nella tarda serata di martedì scorso 8 luglio 2025 si è conclusa la trattativa per il rinnovo del Premio di Risultato di Poste Italiane per gli anni 2025-2026. È importante precisare che, come Slc Cgil e Uilposte, non abbiamo condiviso il metodo adottato dall'azienda, che denota ancora una volta un'organizzazione delle Relazioni Industriali volta a frenare il confronto reale su materie importanti. La trattativa sul PDR, infatti, prevede la partecipazione del Coordinamento Nazionale RSU. A nostro avviso, per poter realizzare un attivo e reale confronto democratico, la partecipazione del Coordinamento stesso avrebbe dovuto essere in presenza, come peraltro previsto dal regolamento vigente. Nonostante la nostra richiesta ciò, purtroppo, non è avvenuto. Questo ha determinato l’astensione dei componenti Rsu della Slc Cgil e della Uilposte, nella votazione sull’accordo.
Per quanto sopra quindi, era ancora più necessario convocare i rispettivi organismi dirigenti per il doveroso confronto interno, che nel corso della giornata di ieri ha permesso di sciogliere positivamente la riserva sottoscrivendo l’accordo di rinnovo del PDR.
L’accordo prevede che, fatto salvo il raggiungimento degli obiettivi (in linea con gli anni passati, con il target Ricavi di Gruppo per addetto fissato a 106 K), le lavoratrici ed i lavoratori di Poste vedranno il riconoscimento degli importi fissati nei mesi di giugno 2026 e 2027.
Gli importi: Il valore medio del Premio nel 2024 (quello erogato il mese scorso) era di 2174 euro. Per il 2025 l’importo medio sarà incrementato di 103 euro, e nel 2026 di ulteriori 142 euro, con un aumento complessivo di 245 euro pari a oltre l’11%. Un incremento significativo se si considera che tra il 2017 e il 2024 era aumentato di poco meno del 10%.
Welfare: Detto che l’adesione al welfare rimane su base esclusivamente volontaria, per quanto riguarda il credito welfare aggiuntivo gli importi sono rimasti gli stessi del 2024: il massimale, per chi converte almeno il 90% del PDR in welfare, rimane 600€; rimangono 100€ convertendo il 10%; 300€ convertendo il 50%. La novità è che, se quest’anno le cifre venivano raggiunte solo grazie ad una erogazione unilaterale dell’azienda, con il nuovo accordo gli importi diventano strutturali perché recepiti all’interno dell’intesa.
Normativa: Slc Cgil e Uilposte avevano fatto diverse richieste al tavolo per rivedere il sistema di penalizzazioni. Dal canto suo l’azienda, per l’ennesima volta, voleva introdurre ulteriori meccanismi a sfavore dei lavoratori. Addirittura, con un indegno attacco a istituti normati dalla legge, e soprattutto di civiltà, quali la maternità, le assenze per infortunio, quelle per Legge 104. L’accordo si è quindi chiuso con un nulla di fatto. La normativa rimane la stessa, purtroppo senza avanzamenti, ma rimandando al mittente le provocazioni aziendali.
Nel complesso Slc Cgil e Uilposte hanno ritenuto dignitoso il risultato economico raggiunto, con un aumento a regime, come detto, oltre l’11%, che porterà il valore medio del Premio a 2419 euro a cui, per chi aderirà, andranno aggiunti fino a 600 euro di welfare incrementale, assestando il valore complessivo del Premio oltre i 3000 euro. È chiaro che anche le nostre lotte e iniziative hanno consentito di chiudere la vicenda del PdR. Motivo in più per proseguire con il percorso vertenziale intrapreso per risolvere i tanti problemi riguardanti la qualità del lavoro e delle Relazioni industriali in Poste italiane.
Infatti, rimane, di fondo, un atteggiamento aziendale inaccettabile, perché i conti di Poste avrebbero, secondo noi, permesso di portare nelle tasche dei lavoratori anche qualche euro in più. E soprattutto, mentre da una parte l’azienda triplica i dividendi agli azionisti, dall’altra cerca di fare cassa sulle malattie, la maternità, gli infortuni, ecc. dei propri dipendenti.
Ora, messa in sicurezza una quota importante del salario delle lavoratrici e dei lavoratori, tutto l’impegno di Slc Cgil e Uilposte sarà concentrato sul prosieguo della mobilitazione in atto da mesi: contro le tre pesanti riorganizzazioni in fase di implementazione, che nel frattempo stanno producendo, come ampiamente previsto, pesanti ricadute sui lavoratori; e più in generale per denunciare condizioni di lavoro che, giorno dopo giorno, diventano sempre più insostenibili, anche sul tema delicatissimo della sicurezza.
In questo senso, si è chiuso negativamente il conflitto di lavoro nazionale aperto il 4 luglio scorso, e nelle prossime ore verrà proclamato un nuovo ciclo di scioperi dello straordinario che partirà appena possibile, compatibilmente con le norme che regolano lo sciopero.
Roma, 10 luglio 2025
Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL e UILPOSTE