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Il giorno 31 ottobre 2014 si è svolto un incontro tra TIIT e le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL, unitamente alle strutture territoriali e le RSU aziendali. Nel corso dell’incontro la delegazione sindacale, in base all’ampio mandato ricevuto nelle assemblee, ha sottoscritto l’accordo sul PdR per il periodo 2014-2016 sulla base dei contenuti descritti nel comunicato nazionale del 16 ottobre scorso e di seguito riepilogati:
PARAMETRI:
• EBITDA T.I. SpA ‐ soglia di accesso 90% –‐ Peso = 40% del premio
• DISPONIBILITA’ PIATTAFORME Mission Critical – Peso = 40% del premio
• DIFETTOSITA’ SW –‐ Peso = 20% del premio
DURATA: 3 anni, salvo effettuare una verifica nel 2015 (ossia alla scadenza dell'analogo Premio Telecom) sia per gli indicatori, sia per quanto riguarda la parte economica.

VALORI ECONOMICI: Importi lordi da assegnare al raggiungimento del 100% degli obiettivi

Livello Quota EBITDA T.I. SpA Disponibilità Piattaforme IT Difettosità del SW Totale Premio
7° – 7Q 684,00 € 684,00 € 342,00 € 1.710,00 €
656,00 € 656,00 € 328,00 € 1.640,00 €
5° - 5S 556,00 € 556,00 € 278,00 € 1.390,00 €
516,00 € 516,00 € 258,00 € 1.290,00 €
428,00 € 428,00 € 214,00 € 1.070,00 €

L’incontro è proseguito con l’approfondimento sulla riorganizzazione TIIT a seguito delle Comunicazioni Organizzative del 6 agosto scorso.
I responsabili PV hanno precisato in via preliminare la complessità dell’intervento su una struttura come l’IT di Telecom, in una fase di internalizzazione di attività e processi, tesa alla sostenibilità nel lungo periodo.
E’ stata quindi illustrata la nuova organizzazione, che ha visto cambiamenti in particolare in ADM con l’accorpamento delle aree di Design con le corrispondenti aree di Factory e collaudo funzionale. Sono state inoltre operati dei cambiamenti organizzativi inoltre in IT Infrastructure, Architetture e in People Value.
Nelle slide presentate dall’azienda, disponibili a tutti i lavoratori anche presso le RSU, il numero delle risorse attribuite alle varie Funzioni sono da considerarsi indicative e suscettibili di modifiche in quanto il nuovo modello organizzativo è in corso di attuazione.
A seguito di numerose domande da parte delle RSU presenti l’azienda ha anche precisato che:
• la separazione tra le Funzioni di BSS “Business” e “Mass Market” è stata dettata dall’esigenza di non creare un’unica struttura troppo vasta, e che avrebbe dovuto subire l’impatto del Progetto Digital BSS;
• tale importante progetto è stato (finalmente) approvato nei giorni scorsi dal Comitato competente, dopo molte posticipazioni;
• alcuni passi legati ad es. agli spostamenti da ERP/ESS verso altre Funzioni, e la stessa riorganizzazione interna a ERP, hanno avuto intoppi, ritardi e complicazioni, con possibili impatti sui momenti formativi, i passaggi di consegne e la presa in carico, anche a causa del ritardo nell’avvio dei progetti di trasformazione rispetto alle date pianificate inizialmente.
Inoltre, a fronte di una precisa domanda della delegazione sindacale relativa alla sperimentazione di nuovi approcci e modalità di lavoro, oltre che di mobilità tra sedi della stessa regione (è stato fatto l’esempio di Rozzano e Cesano Maderno), l’azienda ha risposto che sul tema c’è la volontà di favorire, senza alcun pregiudizio, un’attenta valutazione dei singoli contesti, sviluppando attenzione e azione concreta per una seria politica gestionale nella direzione dello Smart Working e Working balance family. Tutto ciò, ovviamente, dovrà essere eventualmente oggetto di confronto tra azienda e sindacato.
Le Segreterie Nazionali hanno quindi chiesto all’azienda di chiarire se e quale fondamento abbiano le notizie di possibili spostamenti di lavoratori TIIT di Security e di OSS verso le corrispondenti aree Telecom Italia.
PV ha risposto che in generale, nel perimetro del gruppo, vi sono aree i cui confini sono oggetto di discussione continua, secondo l’evoluzione tecnologica e dei modelli organizzativi ma che per i due ambiti, per i quali è stata confermato il focus, ci sono tempi e ragioni diverse alla base della valutazione.
Nell’ambito Security c’è un approccio che vedrebbe il SOC, ed in particolare l’area che opera sugli Incident, che potrebbe essere funzionalmente separata da chi implementa i sistemi di controllo, e collocata quindi direttamente nella Corporate. Si conferma però che le logiche di progettazione e sviluppo del SW a supporto della Security fanno parte di TIIT, e quindi l’intenzione per TIIT di assumere nuovo personale in tale area. La decisione sulla collocazione di circa 40 lavoratori del SOC, attualmente in TIIT, dovrebbe essere presa entro la prima decade di novembre.
Per quanto riguarda O.S.S., i cambiamenti tecnologici rendono particolarmente fluido il confine tra ciò che è SW prodotto dai costruttori di apparati di Rete e gestito direttamente da Technology di TI, e ciò che viene implementato da TIIT, dando luogo a sovrapposizioni o a zone di mancato presidio. E’ allo studio una definizione delle competenze che potrebbe portare – nell’arco dell’anno – a spostamenti di circa 70 persone in entrambi i sensi.
Nessuno di questi due casi è però, a detta dell’azienda, sintomo di una diversa visione di TIIT all’interno del Gruppo, né si hanno altri segnali di una diversa politica generale sull’IT. Il processo di internalizzazione va avanti, e si stima che per fine 2014 si raggiungeranno circa 400 posizioni. Si conferma inoltre che nelle scelte di internalizzare non ci si basa su un semplice confronto di costi tra il personale interno ed esterno, ma che si valuta il Servizio che viene internalizzato complessivamente, la sua durata potenziale, l’onere formativo necessario.
A tale proposito le RSU hanno ribadito la disponibilità dei Lavoratori TIIT ad apprendere “nuovi mestieri”, purché ciò avvenga in un quadro chiaro di arricchimento professionale con prospettiva di attività solide nel tempo.
Le RSU e le Segreterie Nazionali, pur apprezzando lo sforzo di PV di fornire una panoramica generale della riorganizzazione e delle linee guida che ne stanno alla base, rilevano come non si riesca, in sede nazionale, a dare risposte puntuali alle segnalazioni di criticità provenienti da vari territori e alla percezione diffusa di un insufficiente coordinamento delle varie Funzioni nell’implementare la trasformazione. Si ritiene pertanto che su questo versante occorra dare seguito ad incontri territoriali approfonditi, tra l’altro luogo deputato allo scopo, mirati all’analisi dettagliata delle ricadute territoriali dei processi di ordine generale, visto che molte RSU continuano a denunciare situazioni critiche riguardo svariati temi, quali riallocazioni non corrispondenti a quella annunciate a febbraio, perimetri di persone e di attività in ambito OSS non sono chiari, ecc..

Per quanto riguarda invece le dinamiche relative ad eventuali ridefinizioni dei perimetri delle attività informatiche nell’ambito più generale del Gruppo Telecom e ad eventuali passaggi di personale da e verso Telecom Italia, le Segreterie Nazionali di SLC, FISTEL e UILCOM hanno chiesto ed ottenuto formale conferma della disponibilità ad effettuare un incontro a livello nazionale con la Capogruppo per esaminare la situazione, i perimetri e le mision dell’IT nel suo complesso oggi svolta in differenti contesti societari (TIIT, TIDS/OLIVETTI, Telecom Italia - Business, Rete, ecc.) e che comprende quel 20-30% di spesa IT effettuata, appunto, direttamente da Funzioni Telecom, che appare – anche dai bandi interni di Job posting - tuttora in crescita.
Le informazioni ricevute, sulle possibili migrazioni di attività e risorse fra TI.IT. e Telecom Italia non fanno che confermare la posizione sindacale e dei lavoratori espressa in fase di cessione di ramo circa la necessità di mantenere l’informatica nella casa madre. L’integrazione sempre più avanzata fra componenti tecnologiche dei sistemi di rete ed il software che li governa si viene infatti a scontrare con le scelte, a suo tempo effettuate e da noi non condivise, di separare i due contesti.
Telecom Italia è un’azienda di ICT, Information e Comunication Technology e per tale motivo intimamente legato al proprio core business dovrebbe avere l’IT integrata al suo interno, cioè nella capogruppo. Pertanto ulteriori tentativi di suddivisione dei lavoratori del settore informatico non potranno che vederci contrari.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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