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Il giorno 11 febbraio 2015 si è tenuto un incontro tra Telecom Italia, TIIT e le segreterie nazionali di SLC FISTEL e UILCOM.
Tale incontro era stato da tempo richiesto dal sindacato per avere chiarimenti e delucidazioni sul nuovo assetto organizzativo formalizzato con le relative comunicazioni organizzative in data 22/12/2014, con particolare riferimento alla collocazione ed alle prospettive industriali di Telecom Italia Information Technology.
In estrema sintesi nel corso della riunione l’AD di TIIT ha illustrato lo stato dell’azienda ed il punto della situazione in merito ad una serie di indicatori relativi alla qualità del servizio, alle strategie perseguite ed a quelle da perseguire nel corso del triennio 2015-2017, allo stato delle internalizzazione di attività. Inoltre ha rappresentato gli “economics” nell’arco del triennio, comunicando una riduzione incrementale del budget previsto per TIIT di circa il 30% complessivamente (da 718 mil. Euro del 2014 a 501 Mil. Euro nel 2017).
A seguire Telecom Italia ha illustrato 3 progetti di internalizzazione di risorse e di attività nell’ambito, a detta della capogruppo, di una più generale ridefinizione di perimetri di attività tra Telecom e TIIT mirati ad una maggiore efficienza dei processi interessati, nei quali, attualmente, convivono parti affidate a TIIT e parti svolte dall’informatica interna alle linee Telecom.
In particolare tali processi determineranno, a partire dalle prossime settimane e comunque entro metà marzo, una migrazione di 173 lavoratori da TIIT a Telecom Italia tramite cessione individuale di contratto, dei quali 63 verso Network, 82 verso funzioni commerciali e 28 in ambito Security di Telecom Italia.
Di converso un numero di lavoratori compreso tra i 5 e i 15, dovrebbero passare da Telecom Italia a TIIT da funzioni di Network, sempre tramite cessione individuale di contratto.
Nonostante l’illustrazione di tali processi sia stata accompagnata dalle positive attestazioni di valore della capogruppo nei confronti di TIIT, le segreterie nazionali di SLC FISTEL e UILCOM hanno espresso perplessità su tutto il quadro generale ed in particolare sulla pesantissima riduzione del budget destinato a TIIT nel corso del prossimo triennio, sulle operazioni di ridefinizione dei perimetri di attività e relativo passaggio di lavoratori (circa il 5% della forza lavoro totale di TIIT) a Telecom Italia e sulle modalità di tali passaggi (l’azienda esclude il Job Posting).
Se è vero che il Piano di reinternalizzazione delle attività di cui agli accordi del 2013 è stato pienamente perseguito (TIIT ha comunicato il raggiungimento di 583 unità nel 2014 con un target finale al 2015 di 708, rispetto ai 350 preventivati), più in generale il ruolo di TIIT nel disegno industriale del gruppo Telecom Italia, alla luce dei processi sopra annunciati, sembra essere a nostro avviso più indeterminato e con l’ulteriore considerazione già espressa in passato che, visti i processi di integrazione industriale tra Informatica, Rete, Network, Business e tutto il resto del mondo Telecom, l’esistenza di TIIT come società a se stante e non come un pezzo interno ed integrato in Telecom Italia, è sempre meno giustificabile .
SLC FISTEL e UILCOM hanno comunque ribadito la richiesta di un incontro in tempi rapidi con tutta la delegazione sindacale allargata di TIIT per l’illustrazione dei processi sopra descritti come momento deputato ad una valutazione complessiva degli assetti dell’Informatica Telecom Italia anche alla luce delle risultanze più generali del Piano Industriale di Gruppo di prossima emanazione.
In vista di tali appuntamenti chiediamo a Telecom Italia di sospendere le movimentazioni sopra annunciate.

LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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