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Leggiamo esterrefatti la comunicazione di venerdì u.s. di Gepin Contact.
Il fatto che Gepin si “appelli alla nostra coscienza” è surreale.
Rispediamo al mittente ogni illazione tesa a screditare le segreterie nazionali nei confronti dei lavoratori.
Chi firma quel documento aziendale era presente al ministero insieme ad una trentina di testimoni, e quindi sa benissimo che la riunione del 10 us al Mi.S.E. è terminata con la dichiarazione del responsabile del ministero dott. Castano che letteralmente affermava:
“non ci sono ancora le condizioni per entrare nel merito della discussione finché l’azienda non fa chiarezza sui suoi nuovi assetti societari”; la riunione si chiudeva con l’impegno a calendarizzare un nuovo incontro dopo Pasqua.
Non abbiamo sentito nessuno dell‘azienda intervenire e dire che non si poteva rimandare e che bisognava intervenire subito per cui i presunti affidamenti decantati da Gepin li rispediamo al mittente.
Oltretutto il sindacato confederale che è storicamente un sindacato responsabile abituato a farsi carico delle vertenze più difficili non si è mai tirato indietro.
Anche al Mi.S.E. abbiamo dato la ns. disponibilità a discutere per trovare soluzioni ma abbiamo chiesto di conoscere il progetto aziendale; se bisogna fare sacrifici vogliamo sapere qual è l’obiettivo da raggiungere!
E’ infatti incomprensibile che l’azienda le ferie le chieda tutte a Casavatore mentre a Roma fanno lo straordinario.
Ricordiamo che i flussi di traffico sono dirottabili e quindi non si capisce perchè le eccedenze di volumi presenti su Roma non possano essere dirottati a Casavatore.
Oltretutto nei mesi scorsi l‘azienda (speriamo non strumentalmente) ha addirittura spostato ulteriori commesse e volumi da Napoli a Roma (sda) ricorrendo addirittura su Roma a lavoratori interinali. ( vedi comunicato segreterie territoriali di Napoli del 22 luglio us)
Ci sarebbero quindi a Casavatore anche le competenze per gestire nuovi volumi.
Siamo quindi pronti a discutere ma su un progetto che abbia un presupposto certo, la salvaguardia di tutto il perimetro occupazionale!
Chiediamo subito quindi al nuovo gruppo dirigente di Gepin di aprire immediatamente un dialogo (e di evitare iniziative unilaterali) teso a salvare tutti i lavoratori e il sindacato non si sottrarrà.
Viceversa se l’azienda proseguirà con atti unilaterali tesa a fare figli e figliastri troverà il sindacato opposto fino alla fine!
LE SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL, UGL TELECOMUNICAZIONI

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