Il 20 maggio 2015 si è svolto l'incontro tra le Segreterie Nazionali e territoriali ed il Coordinamento Nazionale delle RSU con l'Azienda Call&Call, per discutere della situazione del gruppo alla luce della decisione aziendale di avviare la procedura di chiusura della sede di Milano.
L'Azienda ha esordito illustrando una situazione economica di Gruppo che conferma, a consuntivo di bilancio,un trend negativo già palesatosi dai mesi precedenti.
La dirigenza di Call&Call dichiara una perdita di bilancio ante imposta di 198mila euro, un dato che, unitamente alla negativa situazione generale dell’intero settore dei call center, impone un intervento di contenimento dei costi.
Oltre alla situazione del sito di Milano, l’azienda ha dichiarato infatti che tutte le sedi stanno registrando situazioni di difficoltà che vanno tenute sotto stretto controllo.
Pur in questa situazione, l'Azienda conferma la propria volontà, pienamente condivisa dalle OO.SS., di non voler avviare attività all'estero per abbattere il costo del lavoro di Gruppo, dichiarandosi disponibile a ricercare con il Sindacato soluzioni condivise che mettano in sicurezza la tenuta Aziendale, salvaguardando l'intero perimetro occupazionale.
Le OO.SS hanno ribadito la disponibilità a ricercare soluzioni il più ampiamente condivise, che, partendo da quanto previsto dal CCNL, favoriscano il contenimento dei costi, l'efficientamento dell’organizzazione aziendale Aziendale e il rilancio della competitività del gruppo.
Per quanto riguarda la situazione di Milano, le OO.SS. hanno chiesto un segnale chiaro che indichi la volontà di non dismettere la sede in attesa di trovare le soluzioni più idonee per gestire la situazione di esubero. A riguardo da parte sindacale non si può non registrare con favore la volontà aziendale di verificare la percorribilità di richiedere per la sede milanese l’adozione degli ammortizzatori sociali ordinari, uno strumento indispensabile per gestire lo stato di crisi dell’azienda e del settore tutto.
Naturalmente qualsiasi intervento sul contenimento dei costi e la maggiore efficacia ed efficienza dell’organizzazione del lavoro non potrà non essere subordinato alla chiusura della crisi di Milano attraverso strumenti non traumatici.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e UGLTelecomunicazioni