Nella giornata del 20 ottobre 2016 si è riunito in Roma il Coordinamento RSU di ERICSSON per fare il punto sulla vertenza che vede le strutture sindacali e i lavoratori a difendere gli attuali livelli di occupazione in azienda.
La riunione ha avuto inizio con l’illustrazione di quanto accaduto in sede Ministero dello Sviluppo Economico nella giornata precedente.
Infatti, il Ministero a seguito delle innumerevoli sollecitazioni pervenute da parte dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali aveva convocato il management di Ericsson nella giornata del 5 ottobre per un esame delle prospettive generali del Gruppo in ambito delle politiche di sostegno alla ricerca che il Governo a breve intende attuare.
Nel quadro dell’incontro erano stati chiesti all’azienda chiarimenti sulle prospettive occupazionali.
Il Ministero si era impegnato poi a convocare le organizzazioni sindacali per una verifica del progetto industriale di Ericsson a valere per i prossimi anni.
In data 19 ottobre ai Segretari Generali il Ministro ha illustrato quanto riferito da Ericsson sulle prospettive future in generale e sulla vertenza occupazionale attuale: difficoltà oggettive di mercato, trasformazione del business, interventi pesanti sulla Rete, impossibilità di procedere ad altre riconversioni professionali, e soprattutto una concorrenza tutta basata sul massimo ribasso e che non tiene conto della qualità del servizio reso, in sintesi inevitabilità dei licenziamenti.
Nulla di nuovo. Rendiamo testimonianza dell’impegno profuso dalle Regioni, in sede Ministero del Lavoro, e dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico; tuttavia certifichiamo i limiti dell’azione della politica e del governo di fronte alla determinazione aziendale, tanto più quando si tratta di multinazionali come nel caso di Ericsson.
Rimane alta comunque la preoccupazione che siano resi concreti i licenziamenti annunciati e che altri a seguire siano perseguiti determinando nell’immediato un quadro d’instabilità occupazionale.
Il Coordinamento delle RSU ha evidenziato la necessità di dare ulteriore impulso alla vertenza con l’impegno di traguardarla oltre i licenziamenti attuali nella consapevolezza di doverne contrastare a breve altri di non trascurabile entità; ha stigmatizzato poi il metodo aziendale della ricerca dei volontari, con particolare ostilità verso i lavoratori più fragili, monoreddito, portatori di handicap o con famigliare con portatore di handicap; ha condiviso la necessità di uno sciopero nazionale, con manifestazione a piazza Montecitorio, alla prima data possibile in base all’attuale regolamentazione sullo sciopero, e l’opportunità di manifestazioni locali in sostituzione dello sciopero nazionale di fine ottobre, negato dal Garante del diritto allo sciopero, enucleando i lavoratori soggetti alla legge 146 sul diritto di sciopero.
Le strutture sindacali territoriali gestiranno in piena autonomia le manifestazioni sindacali sia nei tempi sia nei modi.
Nel medesimo tempo saranno intensificati i contatti con gli studi legali sindacali per la verifica della rispondenza della procedura di licenziamento ai criteri di legge.
L’impegno di tutti infine a tenere sempre più coinvolte le Istituzioni Pubbliche affinché anche attraverso il loro contributo siano date risposte al problema occupazionale in Ericsson.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL
Tlc: Comunicato unitario Ericsson
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