Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

Sembrerebbe che, durante le plenarie svolte in questi giorni, il massimo responsabile di H3G,

parlando dell’ultima geniale trovata aziendale per combattere la presunta demotivazione di alcuni

dipendenti, avrebbe raccontato come il sindacato avrebbe espresso, di fatto, ammirazione per

cotanta trovata e, nel contempo, frustrazione per non essere nelle condizioni di accettare (“bello

ma non siamo pronti” così riportano le cronache) questa “sfida” di modernità.

Ma quale sarebbe questa modernità troppo coraggiosa per questo sindacato? Semplice: affinare

un sistema di controllo individuale in deroga alla legge vigente per identificare gli improduttivi e,

testuale, “accompagnarli” fuori dell’azienda. Il colpo di teatro di questo “star gate” verso il futuro

consisterebbe nello specificare che per ogni “accompagnamento” verrebbe effettuata una

assunzione, forse due! Crepi l’avarizia!! Un’idea tanto nuova che sa di vecchio. Ci sembra già di

vederli, gli uffici di H3G, trasformati nel set di quel gran film che fu “Un americano a Roma” dove

un disincantato impresario teatrale ingiungeva ad un suo sottoposto, parlando di Alberto Sordi

ballerino sui generis, “questo me lo cacci via al tempo del bruscolinaro”. Pillole di modernità! Per

preparare bene i responsabili aziendali ci permettiamo di suggerire il personaggio del Padrone

delle ferriere interpretato da Amedeo Nazzarri, sempre negli anni ’50.

Le cose sono più semplici di quanto si possa pensare: questa proposta aziendale è semplicemente

irricevibile, non serve a nulla e prova a scaricare sul sindacato inefficienze tutte aziendali. H3G,

insieme al sindacato, si è già dotata di strumenti molto avanzati per la verifica della qualità

complessiva del lavoro svolto. Molto è stato fatto per aumentare il coinvolgimento di ognuno

attraverso accordi per l’organizzazione del lavoro sfidanti (certo che non si aiuta a creare un senso

di appartenenza collettiva se ogni volta che si parla dell’erogazione del PDR, vero strumento di

redistribuzione e coinvolgimento in obbiettivi comuni e condivisi, la dirigenza aziendale finisca

sempre per legarne l’erogazione a scambi impropri, come nel caso del premio per il 2012, o lo

trasformi in generosa erogazione unilaterale)

La verità, caro Dottor Novari, è che ormai sempre più spesso questo sindacato rimane senza

parole, e non per lo stupore di un’ammirazione inconfessabile ma perché di fronte ad una crisi

tanto profonda da scuotere le fondamenta della nostra società, le aziende, e quella da Lei guidata

non fa eccezione purtroppo, sono le prime a mancare di coraggio e finiscono per ricorrere sempre

a vecchie ricette che di nuovo, di coraggioso e innovativo non hanno nulla.

Forse sarebbe l’ora che H3G la smettesse una buona volta di avere come unico strumento di

comunicazione il monologo e scoprisse il forte valore del confronto. Si accantonino idee malsane

che nulla portano in termini di miglioramento del clima e delle prestazioni lavorative. Si cominci

anche in H3G ad avere più rispetto delle lavoratrici e dei lavoratori, a non considerarli solo come

pubblico non pagante e obbligato di monologhi che rischiano di fare solo confusione e di inasprire

un clima che, per la gravità del momento che sta attraversando il Paese e d il mondo del lavoro,

avrebbe invece disperato bisogno di un clima di maggiore concordia e rispetto reciproci.

Noi non accetteremo mai di mortificare le relazioni industriali in H3G riducendole all’ennesimo

monologo. Per quanto ci riguarda già a partire dal prossimo incontro del 31 maggio misureremo

l’azienda sul terreno della concretezza, discutendo della Piattaforma rivendicativa per il contratto

aziendale discussa con le lavoratrici ed i lavoratori di H3G e da loro votata: è bella e noi siamo

pronti…e l’azienda??

P.S.: Speriamo che nessuno si offenda per queste poche righe, sarebbe un peccato saltare gli

auguri di buone vacanze estive!

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Dl Energia, a rischio 1.500 lavoratori dei contact center

  25 Ottobre 2023   Comunicati stampa call center tlc
(U.S. Slc Cgil) Roma, 25 ott- Col Dl Energia, il governo ha voltato le spalle ai 1.500 lavoratori dei call center addetti all’assistenza clienti. Per Slc-Cgil infatti, «un clamoroso voltafaccia» si consumerà quando, con la votazione prevista per il 30 ottobre prossim...

Ericsson, esodi incentivati non siano l'unica soluzione

  24 Ottobre 2023   ericsson tlc
Lo scorso 19 ottobre si è svolto ida remoto l’incontro tra la società Ericsson Italia, le Segreterie azionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Telecomunicazioni e le Rsu dei vari siti produttivi, per il monitoraggio previsto dall’accordo sotto...

Rai, in Cda il percorso unitario è l’unico possibile

(U.S. Slc Cgil) Roma, 20 ott – Monta il subbuglio per il candidato a rappresentante dei lavoratori nel Cda Rai. Slc-Cgil e Fistel-Cisl ribadiscono l’obiettivo indicato nell’appello dello scorso 10 ottobre, cioè «realizzare la più ampia unità di intenti a difesa dell’ ...

Rai, taglio al canone sarebbe un colpo netto a capacità produttiva

(U.S. Slc Cgil) Roma, 16 ott – «Altro che rilancio! Un taglio di questa entità rischia di dare un colpo netto alla capacità produttiva dell'azienda». È quanto commenta la Slc-Cgil sull’annunciata decurtazione di 20 euro del canone Rai che, per bocca del Segretario na...

Tim, “intollerabili le trattative segrete. Confronto immediato o valuteremo le iniziative necessarie”

  16 Ottobre 2023   Comunicati stampa tim tlc
(U.S. Slc Cgil) Roma, 16 ott – «Quanto ancora si può tollerare la trattativa ‘privata’ tra i francesi di Vivendi e il Mef? Di che cosa stanno parlando? Forse degli esuberi che potrebbero crearsi nella società di Servizi?». Se lo chiede Riccardo Saccone, Segretario na...

Rai, appello Slc-Cgil e Fistel-Cisl

  10 Ottobre 2023   rai tv emittenza raiway broadcasting
La Rai sta attraversando uno dei periodi più complicati della propria esistenza. Una difficile situazione economica aggravata dal ritardo nei processi di digitalizzazione e, più in generale, un progressivo allontanamento dell’azienda dal comune sentire del Paese ...