Gantry 5

top 1

Gantry 5

top 2

tlc

tim draghi tw

Prof. Mario Draghi
Presidente del Consiglio dei Ministri

Roma, 14 febbraio 2022

Oggetto: Assetto Societario Gruppo TIM e tenuta complessiva del comparto delle TLC

Egregio Presidente,

Siamo con la presente ad evidenziarLe la nostra fortissima preoccupazione in merito al futuro assetto societario del Gruppo TIM, degli attuali livelli occupazionali e del suo futuro industriale. Futuro che non può non interessare il generale assetto del mercato TLC del Paese.

Il 2 dicembre 2021 incontrando i Ministri Giorgetti e Colao abbiamo avuto modo di esporre le nostre ragioni sulla necessità di scongiurare uno “spezzatino” delle attività del Gruppo TIM, un’azione che mal si confarebbe con gli importanti interessi strategici e di sviluppo del Paese e che lascerebbe potenzialmente sul campo migliaia di esuberi. I Ministri ci avevano assicurato, vista la rilevanza e la complessità della situazione, non solo il loro impegno ma anche di realizzare un celere aggiornamento sulla evoluzione del contesto riconvocandoci a breve, purtroppo ciò non è avvenuto.

Il 22 dicembre scorso Ella in conferenza stampa fu estremamente efficace sostenendo che “Ci sono tre cose da tutelare nel futuro assetto societario di Tim: l’occupazione, la rete e la tecnologia. Noi dobbiamo vedere cosa sta succedendo perché ancora non è chiaro, ma la configurazione societaria a cui si dovrà pervenire deve raggiungere questi obiettivi”.

Il 26 gennaio scorso il nuovo AD - Dott. Labriola ha illustrato al CDA di TIM le linee guida del piano industriale 2022-2024, che presenterà al Consiglio il prossimo 2 marzo.

In tale occasione il Consiglio ha deciso di dare mandato all’Amministratore Delegato di approfondire possibili opzioni strategiche mirate a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti, con specifico riferimento agli asset infrastrutturali del Gruppo, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell’integrazione verticale.

Contestualmente continua ad “aleggiare” la manifestazione di interesse indicativa e non vincolante inviata da KKR.

Nell’incontro svoltosi il 10 febbraio con le scriventi sigle sindacali, l’Amministratore Delegato di Tim non è ancora stato in grado di fugare i dubbi circa la decisione di cessione della Rete. Ha anzi evidenziato gli evidenti, a suo dire, vantaggi dell’operazione in termini di recupero di competitività commerciale dell’azienda.

Per quanto ci riguarda questa eventualità continua ad essere sbagliata sotto ogni profilo. In Europa di fatto solo la Danimarca ha deciso di scorporare la rete dall’ex monopolista. I più grandi Paesi del continente continuano a vedere negli ex incumbent delle aziende di sistema, capaci di competere sui mercati esteri, anche in una ottica di aggregazione europea come risposta alla competizione dei colossi asiatici ed americani, ed essere punto di riferimento interno, sebbene in un contesto di libero mercato.

Basta vedere con obiettività cosa è invece accaduto nel nostro Paese nell’ultimo trentennio per capire che evidentemente è il modello scelto ad essere sbagliato. Un settore che ovunque rappresenta un volano di crescita e sviluppo tecnologico è ridotto in Italia a bruciare 12 miliardi di ricavi negli ultimi undici anni. Una dinamica che ha aggravato gli effetti dei ritardi sul superamento del digital divide e si è drammaticamente riverberata sull’occupazione del settore, in costante diminuzione da decenni.

Non è con la costruzione di tante piccole reti in fibra che l’Italia si doterà di una infrastruttura inclusiva, aperta, capace di garantire a tutte ed a tutti il diritto alla connettività.

Ad oggi Sig. Primo Ministro, a distanza di due mesi, non abbiamo avuto riscontri ufficiali da parte dei componenti del Governo. L’atteggiamento interlocutorio delle Istituzioni ed una decisa accelerazione dell’azienda che stringe i tempi per arrivare al più presto ad un piano industriale, non fanno che aumentare le nostre preoccupazioni ed il disagio degli oltre 42.000 lavoratrici e lavoratori occupati nel Gruppo TIM e degli altrettanti dell’indotto, angosciati dal loro futuro occupazionale.

I tempi sono strettissimi. Il 2 marzo il CDA di TIM potrebbe approvare il nuovo piano industriale che darebbe il via allo smembramento del Gruppo. Nel frattempo tutte le aziende del settore sono pervase da riassetti che potrebbero portare ad un vero e proprio stravolgimento.

Sono in gioco, Signor Primo Ministro, circa 40.000 posti di lavoro nel prossimo anno fra i maggiori player del settore ed il composito mondo degli appalti (istallazioni telefoniche, call center, information tecnology).

Apprezzando la Sua importante presa di posizione dello scorso 22 dicembre, Illustrissimo Presidente del Consiglio dei Ministri, ci rivolgiamo quindi a Lei, per dipanare questa complicata situazione per il bene del Paese e delle lavoratrici e dei lavoratori occupati nel Gruppo TIM e nel settore, considerando il ruolo di protagonista che ha lo Stato in questa vicenda essendo il secondo azionista del Gruppo TIM ed il primo in OPEN FIBER, ambedue coinvolte nel percorso di realizzazione della RETE UNICA. Per tutte queste ragioni Le chiediamo di voler favorire l’apertura di un tavolo complessivo presso la Presidenza del Consiglio.

Grazie! Distinti saluti.

 

i Segretari Generali

 

CGIL

CISL

UIL

Maurizio Landini

Luigi Sbarra

PierPaolo Bombardieri

SLC CGIL

FISTEL CISL

UILCOM UIL

Fabrizio Solari

Vito Antonio Vitale

Salvatore Ugliarolo

0
0
0
s2sdefault

TUTTE LE NOTIZIE

Open Fiber, tutti i temi affrontati nell'ultimo incontro

  25 Marzo 2024   tlc
Nella giornata del 21 marzo 2024 si è tenuto l’incontro tra le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni, insieme alle strutture territoriali e alle RSU e l’azienda Open Fiber. Molti i temi all’ordine del giorno che sono stati...

Tim, presidio del 22 marzo al Mimit

  23 Marzo 2024   Comunicati stampa tim tlc
Dopo la presentazione del piano alternativo del fondo Merlyn, lavoratrici e lavoratori in presidio al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Saccone, Segretario nazionale Slc Cgil: “Asset strategico regalato alla grande finanza”. Clicca qui per il servizio real...

Call center Tim, "Forte mobilitazione in vista dello sciopero del 18"

  13 Marzo 2024   Comunicati stampa tim call center tlc
Tim, Appalti Customer Care: Slc Cgil, “Forte mobilitazione nei siti in vista di sciopero di lunedì prossimo” (U.S.Slc Cgil) - Roma, 13 mar - Assemblee, presidi, incontri con le istituzioni locali sono al centro della forte mobilitazione di lavoratrici e lavoratori de...

Tim: “È l'ora della responsabilità, ma anche della chiarezza”

  8 Marzo 2024   Comunicati stampa tim tlc
(U.S. Slc Cgil) - Roma, 8 marzo - “La reazione dei mercati alla presentazione delle linee guida di Tim per il prossimo triennio non può non destare preoccupazione. Soprattutto se uno dei motivi sembra risiedere nella scarsa fiducia nella gestione del debito”. Così Ri...

Tim: sciopero il 18 marzo nelle aziende in appalto dei servizi clienti

  4 Marzo 2024   Comunicati stampa tim call center tlc
(U.S. SlcCgil) - Roma, 4 mar - Sciopero nazionale dei call center di Tim (aziende in appalto) per l’intera giornata di lunedì 18 marzo prossimo. Lo hanno indetto oggi le Segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, ritenendo “ingiustificato il calo line...

Per il lavoro e la libertà di informazione: convegno Cgil, Slc, Art. 21

  2 Marzo 2024   Comunicati stampa rai tv emittenza
Roma, 1 marzo - “Al lavoro per una nuova società dell’informazione”. È questo il titolo del convegno organizzato da Cgil nazionale, Slc Cgil e Articolo21 per mercoledì 6 marzo a Roma, presso il Centro congressi di via dei Frentani 4, dalle ore 9,30 alle ore 13,30. Un...