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Licenziamenti MPSS: incontro con Telecom Italia
Nell’incontro svoltosi nella serata di ieri, richiesto dalle Segreterie nazionali, con Telecom Italia relativo alla procedura di licenziamento collettivo di 133 lavoratori MPSS (ex Telecom) operanti sulla commessa per le attività di Facility management a seguito del rinnovo dell’appalto, l’azienda ha dichiarato che:
• la situazione ante-gara , ha visto un contratto per la Gestione Operativa e per le Attività operative affidato a MPPS dal 2004 , avendo questa avuto un primo affidamento di 7 anni(fino al 2011) e successivamente una proroga di 2 anni (fino ad ottobre 2013) con contratti da Telecom definiti “giustamente remunerativi”;
• MPSS ha utilizzato fino ad oggi per lo svolgimento dell’attività affidatele circa 220 subappaltatori , dando completamente all’esterno una serie di attività (aree verdi, move in-move out, disinfestazione, ascensori, antincendio) e realizzando anche le altre con un consistente utilizzo di subappalto (circa 50%) ad eccezione della manutenzione dei CED;
• i criteri seguiti per il bando di gara sono stati quelli di suddividerlo in modo tale da preservare le aziende che già svolgevano integralmente le varie attività ( sia MPSS-Manutencoop, che i subappaltatori);
• per la gara sono stati contattati 89 fornitori;
• l’assegnazione della gara è avvenuta nei giorni scorsi ed una lettera di comunicazione è stata già inviata alle varie aziende;
• a MPSS-Manutencoop saranno affidate le attività in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania, Emilia-Romagma, Marche e Umbria (contratto triennale) più quelle relative ai CED su base nazionale (contratto annuale) per un totale di circa 30 milioni di euro;
• tale assegnazione non è avvenuta in quanto economicamente più vantaggiosa, avendo MPPS-Manutencoop presentato offerte per i vari segmenti di gara sempre mediamente più onerose di quelle degli altri partecipanti ;
• sulla base dei punti sopra esposti, Telecom non ritiene in alcun modo che la situazione dei 133 esuberi dichiarati da MPSS (più gli oltre 600 di Manutencoop) ancor prima dell’assegnazione della gara , sia a lei addebitabile ;
• Telecom ritiene altresì che il precedente lasso di tempo di affidamento della commessa a MPSS-Manutencoop (9 anni) e l’importo dell’attuale ( 30 milioni di euro circa) mettano in grado MPSS di dare lavoro a tutto il personale ex Telecom (133) ancora operativo, essendo il personale stesso di 433 unità nel 2004 , al momento della cessione di ramo;
• Telecom considera quindi le procedure di licenziamento aperte da MPSS-Manutencoop come indebito strumento di pressione, peraltro al momento privo di effetto visto che la gara è stata aggiudicata, e che ,allo stato, non è possibile alcuna considerazione da parte sua circa possibili azioni per il mantenimento del perimetro occupazionale in MPSS.
Da parte sindacale , fermo restando i giudizi già a suo tempo espressi circa l’operazione di cessione del ramo, si è rimarcato come i lavoratori di MPSS (già MPF) abbiano nel corso degli anni abbondantemente pagato il prezzo di quelle scelte, oltre che del progressivo dimagrimento del Gruppo Telecom, essendo rimasti in circa 190 rispetto ad una consistenza iniziale di 433 persone. Di queste soltanto una cinquantina sono riuscite a trovare ricollocazione su altre commesse del gruppo Manutencoop, nonostante le varie operazioni di riorganizzazione sostenute da ammortizzatori sociali , e di questo la piena e totale responsabilità è sulle spalle dell’azienda MPSS.

E’ altresì fuor di dubbio, benchè la situazione di Telecom Italia abbia oggi le criticità a tutti note, che questa azienda non può ignorare il problema occupazionale che può derivare da una contrazione di volumi di commessa affidati a MPPS , che passano dai circa110 milioni a 30 milioni di euro annui, che la vedono presente solo su 7 regioni italiane rispetto ad una precedente copertura totale del territorio nazionale.

Per SLC, FISTEL e UILCOM la questione fondamentale è preservare il perimetro occupazionale e le condizioni economiche e di lavoro dei 133 lavoratori della commessa Telecom. Per questo le Segreterie nazionali hanno richiesto con forza all’azienda di mettere in campo ogni azione affinchè questo accada e che non si debba ripetere quanto già avvenuto nel caso di CEVA Logistics, e dei 30 ex lavoratori Telecom licenziati, la cui vicenda le OO.SS. considerano non ancora archiviata.

Parimenti come Sindacato chiederemo a MPSS il ritiro immediato della procedura di licenziamento per dar modo, una volta sgombrato il campo da ogni impropria arma di pressione, di raggiungere l’obiettivo della salvaguardia del perimetro occupazionale, che per il sindacato resta l’unico obiettivo perseguibile. In mancanza di ciò il confronto si sposterebbe immediatamente sui tavoli ministeriali ai quali chiameremmo tanto MPSS che Telecom Italia in quanto entrambe coinvolte.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

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