Non avevano detto che il contratto ANPIT BPO era la salvezza del settore dei Contact Center?
In seguito all’apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte di Network Contacts sulla commessa WindTre e il relativo comunicato Cisal siamo al paradosso: è proprio vero il detto per cui il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Dopo aver incensato il contratto sottoscritto con Assocontact, definito “migliorativo”, “innovativo”, “trasformativo”, ci si sveglia d’incanto e si inneggia alla lotta contro chi ha appena comunicato quasi 100 licenziamenti nella sede di Molfetta. Ci domandiamo se tutte le iniziative che saranno messe in campo per contrastare questi licenziamenti verranno prese, così come previsto nel contratto Anpit Cisal Bpo, nelle assemblee alle quali parteciperà anche quel datore di lavoro che i licenziamenti ha deciso! Di fronte a questo teatro dell’assurdo sarebbe opportuno riprendere, se la si ha, un po’ di dignità e buon senso.
Ribadiamo quindi, rafforzati dai fatti di questi giorni, che la sottoscrizione del contratto ANPIT BPO non rappresenta la salvezza del settore dei contact center ma solo un bieco tentativo di ridurre diritti e tutele dei lavoratori, peggiorando le loro condizioni di vita e lavoro, e mettendo anche a rischio la tenuta di un intero settore. Slc Cgil non farà un passo indietro nella difesa - quella vera - dei lavoratori, partendo proprio dalla tutela di chi, in questo momento, rischia di perdere il posto di lavoro.
Roma, 20 marzo 2025
Slc Cgil Nazionale
Slc Cgil Puglia