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Dal 3 giugno parte la mobilitazione. Per l’assenza di un piano industriale che genera incertezza e preoccupazione. Per la mancanza di un sistema di relazioni industriali capace attraverso un integrativo aziendale di fornire risposte economiche e normative. Contro un modello di lavoro agile che rimanda indietro le lancette di oltre 5 anni.
Tutto questo con il CCNL scaduto da quasi 2 anni e mezzo!!!

A partire dal 3 giugno, le lavoratrici ed i lavoratori di Fibercop saranno chiamati alla mobilitazione. Lo sciopero indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil prevede per un mese lo sciopero dello straordinario e delle prestazioni accessorie e due ore a fine turno per i full time ed un’ora a fine turno per i part-time, con la sospensione dal 5 al 12, per la franchigia prevista dalla norma, in occasione del voto per i referendum dell’8 e 9 giugno.

Mobilitazione che sarà accompagnata da iniziative territoriali di protesta, proprio a partire dalle giornate del 3 e 4 giugno, attraverso cui esprimere tutto il disappunto per le scellerate scelte organizzative di una azienda che, quotidianamente, dimostra di non essere all’altezza di gestire le importanti sfide che il sistema paese richiede.

L’assenza di un piano industriale, in una azienda chiamata a dotare il paese di una connettività all’altezza di una nazione facente parte del G20, è un problema, non solo per le lavoratrici ed i lavoratori, ma per l’intera collettività.
La più grande azienda del settore delle Telecomunicazioni non può basarsi su un impianto di relazioni industriali e sindacali, che non abbia uno specifico accordo integrativo aziendale a circa un anno dalla sua costituzione. I trattamenti economici e normativi in essere, ereditati dagli accordi TIM (anch’essi già troppo datati e non adeguati all’inflazione), non sono pienamente confacenti alle esigenze di una popolazione lavorativa diversa. È tempo di discutere di buono pasto, premio di risultato, livelli, mezzi aziendali, Era, condizioni di vita e di lavoro, organizzazione del lavoro e di tutti quei temi che rappresentano un accordo integrativo aziendale degno di questo nome.

Fibercop, invece, si concentra su una componente della organizzazione del lavoro, cancellando in un colpo solo 5 anni di prassi e certezze. Il modello di lavoro agile imposto, a partire dal prossimo 3 giugno, rappresenta un ritorno al passato, cancella con un colpo di spugna 5 anni di storia, accordi, sperimentazioni, evoluzioni, che hanno portato importanti benefici all’azienda stessa, sia in termini di produttività che di risparmi di costi, grazie ad una rivisitazione del piano spazi. Un modello capace di offrire un chiaro miglioramento delle condizioni di vita delle persone, attraverso una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

In aggiunta a tutto questo, Fibercop, assieme ai maggiori player del settore, è complice del ritardo nel rinnovo del contratto collettivo.

I motivi per partecipare alle iniziative di protesta e di sciopero, messi in campo da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, sono tanti e riguardano TUTTA la popolazione aziendale. È tempo di dare un segnale forte e chiaro a Fibercop. Il prossimo 3 e 4 giugno le lavoratrici ed i lavoratori avranno la possibilità di iniziare, in modo compatto, a manifestare tutto il loro disappunto contro le scelte aziendali.


Roma, 30 maggio 2025

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL

 

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