Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTel-CISL UILCOM-UIL stigmatizzano il comportamento di Telecom per quanto attiene la sperimentazione della geolocalizzazione e la sua estensione su altri territori.
Proprio per evitare false partenze e condividere i passaggi, le parti avevano dato mandato alla Commissione Nazionale Controllo a Distanza di analizzare ogni singolo elemento della geolocalizzazione dei mezzi dei tecnici esterni (sicurezza, motorizzazione ed ottimizzazione dell’assegnazione wr, visibilità dei dati).
Gli stessi componenti sindacali, che insieme a quelli aziendali stanno analizzando proprio in questi giorni la questione, hanno chiesto più volte di evitare l’estensione del progetto ad altre aree territoriali fino a quando la Commissione è in corso proprio su tutti gli aspetti pertinenti alla geolocalizzazione.
Tant’è vero che la componente sindacale sta ancora aspettando una nuova riunione di Commissione relativa ad aspetti cruciali e dirimenti rispetto ad un’ipotesi di condivisione del percorso intrapreso dall’azienda. A tutto questo l’azienda risponde invece con la progressiva istallazione degli apparecchi sul resto dei territori e con l’attivazione degli stessi. Il tutto in modo completamente disorganico, senza alcuna possibilità di verifica dei numeri dei nuovi lavoratori impattati e del criterio seguito per l’estensione del progetto.
Questa incomprensibile accelerazione impressa dall’azienda sta chiaramente ostacolando la piena condivisione dello strumento ed alimentando forti perplessità rispetto alla sua estensione.
Se l’azienda ha intenzione di avviare l’estensione, dopo una “sperimentazione” di cui non si è prodotta ancora un’analisi compiuta, e per di più con impostazioni contrarie allo spirito dell’accordo, se ne assumerà ogni responsabilità.
L’unico percorso condivisibile per il sindacato è quello che pone le condizioni, non solo formali, per addivenire ad intese coerenti e sostenibili all’accordo del 27 marzo.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

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