Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL esprimono forti perplessità sulla sperimentazione da parte di Telecom dell’applicazione “my quality” in corso in open access  nelle regioni dell’area centro.

Oltre al metodo con il quale l’azienda ha iniziato la sperimentazione, quello che risulta maggiormente non condivisibile è il merito. In buona sostanza questa applicazione, installabile  dal tecnico sul cellulare di servizio su base volontaria, contabilizza l’attività quotidiana del singolo mettendola a paragone con quella dei suoi colleghi, arrivando a stabilire a fine giornata una graduatoria, non sappiamo fino a quale punto anonima, delle performance.

Ora, al di là del fatto che l’azienda dimostra ancora una volta di avere un idea della produttività meramente numerica, svincolandola da qualsiasi considerazione complessiva che consideri la produttività come il comminato disposto di più elementi non sempre contabilizzabili, quello che proprio non convince è il ricorrere al consenso individuale per “aggirare” di fatto il confronto sindacale su strumentazioni che hanno più che teorici ripercussioni in tema di legislazione a tutela della privacy e sul controllo a distanza. Inoltre non è minimamente chiaro chi possa vedere questi dati, come e a quale scopo vengano elaborati e conservati.  Per non parlare del fatto che difficilmente si capisce quanto sia veramente volontaria l’adesione e quanto questa metodologia lasci spazio a possibili forzature da parte di responsabili troppo zelanti.

Per tutte queste considerazioni e in virtù dei forti dubbi di liceità di questo applicativo è opportuno che l’azienda fermi questa sperimentazione e che venga subito interessata la commissione controllo a distanza. Inoltre chiediamo ai responsabili aziendali di vigilare attentamente che sui territori impattati cessino le pressioni per l’istallazione dell’applicativo.

 Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

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