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Nella giornata di ieri si è svolto l’incontro fortemente richiesto dal Sindacato tre le segreterie nazionali di Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-Uil e Ugl Tlc con il Presidente del Cda del Gruppo Gepin ed azionista di riferimento Dott. Enzo Zavaroni.

Le Segreterie nazionali hanno, in premessa, manifestato alla proprietà la propria forte preoccupazione per quella che viene percepita come una assenza di progettualità da parte dell’azienda che ripete da mesi che parteciperà a tutte le gare e ricercherà nuovi potenziali clienti, senza però chiarire nel dettaglio lo stato delle singole unità produttive e il futuro reale di Gepin Contact.

Il Presidente del Cda, recependo e comprendendo le preoccupazioni esposte dal Sindacato, dopo aver premesso le difficoltà di elaborare un Piano Industriale organico a causa della tipologia di mercato nella quale la società opera, ha precisato che l’azienda non si limita a cercare le strade per “sopravvivere” ma pianifica anche strategie a lunga scadenza che riguardano tutte le società del Gruppo. Il tutto in una situazione finanziaria non semplice considerando che allo stato attuale la società è costretta, a suo dire, ad utilizzare essenzialmente i soli flussi di cassa per far fronte ai costi non potendo contare sul sostegno da parte del sistema finanziario. La ristrutturazione del debito verso l’Agenzia delle Entrate, per esempio, segue una pianificazione pluriennale mentre la costituzione di nuove società controllate all’interno del gruppo, invece, è una scelta dettata di volta in volta da necessità contingenti e non segue un disegno generale. Elicall, per esempio, è nata per circoscrivere il contenzioso in corso con la mono-committenza ed impedire il verificarsi di conseguenze commerciali negative.

Venendo allo stato di Gepin Contact il Presidente ha dichiarato che l’obiettivo strategico principale è quello di portare i ricavi al livello di due anni fa (24-25 milioni) in modo tale da tentare di mettere in equilibrio i conti considerato che il costo del lavoro è mediamente più alto di quello dei concorrenti e che le tariffe degli appalti stanno scivolando sempre più in basso. Tale obiettivo di fatturato è legato all’acquisizione di alcune importanti gare il cui esito sarà noto entro l’anno. Se tale obiettivo non dovesse essere raggiunto il Presidente ha prospettato la necessità di misure drastiche, non esclusa la possibilità di procedere con il superamento di una delle sedi attuali sottolineando che Casavatore è quella con marginalità più bassa (13%) e con tasso di assenteismo, costo del lavoro e costi di gestione complessivamente più alti.

Le Segreterie nazionali hanno respinto con forza lo scenario rappresentato secondo il quale possa esserci una sola sede a pagare le conseguenze di una situazione di mercato e di contesto che si è generata non certo per colpa dei lavoratori, ed hanno dichiarato che l’obiettivo assoluto ed irrinunciabile del sindacato sarà quello di definire tutte le possibili soluzioni a difesa del perimetro occupazionale esistente.

Inoltre, in considerazione di quanto dichiarato dal Presidente, hanno chiesto ed ottenuto l’istituzione di un tavolo nazionale permanente che, di mese in mese fino all’esito delle gare previsto per fine anno, tenga sotto costante osservazione l’andamento aziendale con il compito di trovare soluzioni concrete e condivise ai problemi che dovessero manifestarsi nell’ottica di tutelare l’occupazione dell’intera Gepin Contact.

Nel contempo, le Segreterie nazionali hanno per l’ennesima volta denunciato una carenza nel modello di relazioni sindacali, sia a livello nazionale che territoriale, chiedendo di mettere in piedi un sistema che garantisca il confronto preventivo con le OO.SS. (nazionali, territoriali, Rsu) in questo ricevendo assicurazione dal Presidente ad un proprio impegno diretto per normalizzare le relazioni industriali a partire da quelle sui territori.

Le Segreterie Nazionali SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL UGL-Telecomunicazioni

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