Nell’ultimo incontro svolto in plenaria, avvenuto circa 5 (cinque) mesi fa, TIIT ha illustrato un piano di riallocazione/riqualificazione per oltre 300 lavoratori che doveva essere oggetto di incontri territoriali mirati all’esame dettagliato di quanto illustrato a livello nazionale. Già nel comunicato delle Segreterie Nazionali relativo a quell’incontro di Febbraio chiedemmo di chiudere il cerchio dei confronti territoriali con un ulteriore appuntamento nazionale finalizzato all’analisi di eventuali problematiche riscontrate nell’ambito degli incontri territoriali.
Ad oggi, nonostante i ripetuti solleciti fatti pervenire all’azienda per le vie brevi, non abbiamo alcun riscontro rispetto a questa richiesta.
Nel frattempo siamo arrivati ad alcune scadenze temporali importantissime quali quelle relative agli accordi firmati ad Aprile 2014 che riguardano aspetti di particolare rilevanza come, ad esempio, il dettaglio delle ulteriori internalizzazioni da realizzare da qui alla scadenza del piano industriale 2013-2015 che devono consentire il riassorbimento degli esuberi dichiarati nel 2013 (scadenze da rispettare entro il corrente mese di luglio).
Se a tutto questo aggiungiamo la richiesta, già inviata formalmente, di iniziare il confronto sul PdR (accordo scaduto a dicembre 2013) e l’armonizzazione dei colleghi ex Sparkle transitati in TIIT a Gennaio 2013, solo per citare le cose più urgenti, ricostruiamo un quadro abbastanza preoccupante, visto siamo arrivati praticamente alla vigilia del periodo feriale ed i tempi sono oggettivamente ristretti.
Come se tutto ciò non fosse sufficiente, pochi giorni fa sono usciti una serie di ordini di servizio che ridisegnano responsabilità e processi aziendali importanti: anche su questo riteniamo che sia opportuna un’illustrazione più dettagliata delle logiche alle quali rispondono tali cambiamenti.
Non vorremmo che l’attenzione del gruppo Telecom Italia nei confronti dell’Informatica di gruppo si sia immotivatamente sopita visto che, tra l’altro, in una discussione generale tesa a difendere il perimetro di Telecom Italia da ulteriori drammatiche societarizzazioni, quella dell’IT risulta essere ad oggi l’unica cessione di ramo realizzata e sulla quale richiamiamo con forza l’attenzione della capogruppo. Un modello organizzativo come quello che si sta determinando in Telecom (forte divisionalizzazione ed autonomia di interi processi aziendali) è stato da noi più volte richiesto anche per quanto riguarda l’Information Technology tutta, Rete e Mercato compresi.
Stante il quadro della situazione e le scadenze relazionali oramai non più rinviabili, sollecitiamo TIIT a calendarizzare al più presto possibile un primo incontro per iniziare un confronto su tutte le tematiche sopra citate, dal momento che è assolutamente necessario dare nuova linfa ad un percorso relazionale oggi immotivatamente sopito.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

 

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