“Apprendiamo che il Sindaco di Roma Ignazio Marino ha chiesto approfondimenti a chi ha predisposto il bando di gara per il call center Acea per verificare che non esistano in questo bando ”meccanismi di gara che possano far perdere posti di lavoro a persone della nostra città” – dichiara Riccardo Saccone di Slc Cgil nazionale.
“Basterebbe chiedere ad Acea di introdurre nel bando la clausola di salvaguardia occupazionale che vincoli i nuovi assegnatari ad assumere i lavoratori oggi impegnati sulla commessa. Una soluzione poco fantasiosa, forse, ma molto efficace se Marino vuole veramente evitare che 400 persone perdano il lavoro e se vuole avvicinare la città che amministra a quell’Europa dove, a partire da quella Spagna che spesso viene spesso presa come modello di mercato del lavoro flessibile e moderno, esistono specifiche tutele sui cambi di appalto a garanzia dell’occupazione.”
“Occorre che la politica a tutti i livelli – conclude il sindacalista - a cominciare dal Viceministro allo Sviluppo Economico dal quale attendiamo ancora la convocazione del tavolo di crisi sui call center, la smetta una buona volta di prendere atto del problema, di solidarizzare con i lavoratori coinvolti promettendo verifiche approfondite per capire un problema la cui soluzione non la vede solo chi non vuole vederla. Ci aspettiamo che la verifica del Sindaco Marino arrivi comunque alla soluzione che sommessamente abbiamo suggerito, altrimenti saremmo di fronte all’ennesima vuota professione di solidarietà fine a se stessa, all’ennesima inutile promessa di intervento e ad un ulteriore dramma occupazionale.”