Il 14 luglio u.s. è stato sottoscritto un accordo tra CGIL CISL UIL e Confindustria per dare la massima estensione possibile, attraverso la contrattazione, alle previsioni della Legge di Stabilità 2016 ed al Decreto del Ministro del Lavoro di concerto col Ministro dell’Economia del 25 marzo 2016, in tema di agevolazione fiscale dei premi di risultato e di welfare contrattuale.
L’accordo riveste particolare importanza in quanto segna una positiva ripresa, anche formale, delle relazioni industriali con Confindustria su un tema considerato da CGIL CISL UIL di grande potenzialità per un ampliamento quantitativo e qualitativo della contrattazione di secondo livello orientata allo sviluppo della produttività e competitività delle imprese attraverso la valorizzazione del lavoro e della partecipazione.
L’accordo consente, inoltre, di allargare l’area di inclusione delle lavoratrici e dei lavoratori interessati a questi obiettivi con l’opportunità di: a) erogazioni salariali più “pesanti” in busta paga in quanto soggette all’aliquota fiscale unica del 10%; b) opzione per prestazioni di welfare contrattuale esenti da prelievo fiscale; c) estensione dell’importo detassabile di premio di risultato da 2000 a 2500 euro laddove si attivino forme di coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro.
L’accordo contiene un’intesa quadro territoriale che ha natura cedevole rispetto ad intese aziendali o pluriaziendali in materia.
L’ intesa quadro territoriale è articolata in due fattispecie.
- Aziende prive di rappresentanza sindacale (RSU o RSA). E’ possibile stipulare accordi per il raggiungimento degli obiettivi sopra citati tra le federazioni di categoria di CGIL CISL UIL e le imprese assistite dalle locali Associazioni di Confindustria.
- Definizione delle condizioni di applicabilità della detassazione per tutte le aziende del territorio. In alternativa al punto precedente le aziende – in cui non sono presenti RSU o RSA – possono applicare la detassazione a premi di risultato che abbiamo le caratteristiche previste dai dispositivi di legge sopra ricordati con particolare riferimento all’adozione di uno o più indicatori in grado di misurare gli incrementi di produttività, qualità, efficienza, redditività ed innovazione.
Comunicazione ai lavoratori. Le aziende, di cui al punto 2, dovranno inviare ai lavoratori comunicazione scritta rispetto a tutte le caratteristiche del premio di risultato che si intende introdurre e, al termine del periodo di riferimento, comunicarne le risultanze. Tale comunicazione andrà inviata anche al Comitato di valutazione costituito dalle Parti Sociali firmatarie dell’accordo territoriale (CGIL,CISL, UIL e Confindustria).
Prestazioni di welfare. A fronte della possibilità per i lavoratori di optare per prestazioni di welfare le aziende predisporranno un’offerta di servizi tenendo conto delle esigenze dei lavoratori, di quanto presente sul territorio, e di iniziative messe in atto dalle parti firmatarie dell’accordo territoriale.
Coinvolgimento dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Si prevede la possibilità di attivare iniziative sul territorio “volte ad accrescere la cultura del coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro...”. Viene ripreso, anche in termini di promozione culturale congiunta tra le Parti sociali, il tema della partecipazione organizzativa: è un salto di qualità politico-culturale di notevole rilevanza per uno sviluppo delle relazioni industriali in sintonia con l'impostazione del documento unitario di CGIL CISL UIL del 14 gennaio u.s.
Comitato di valutazione. Viene prevista la costituzione di un Comitato delle Parti sociali firmatarie degli accordi territoriali col compito di valutare la conformità delle intese, dei piani predisposti dalle aziende e, più in generale, di monitorare l'attuazione degli accordi territoriali. Le aziende dovranno inviare a questo Comitato le stesse comunicazioni inviate ai lavoratori in merito alle caratteristiche del premio di risultato. Il Comitato ha, poi, il compito di redigere un rapporto in merito all'attuazione dell'accordo e di inviarlo alle Parti nazionali firmatarie dell'accordo interconfederale.
L'istituzione del Comitato rappresenta un punto di riferimento importante per la corretta impostazione dei premi di risultato e sottrae la gestione degli stessi da un'impronta di tipo unilaterale.
Informazione alle parti. Le parti sono impegnate a dare l'informazione in merito ai contenuti dell'accordo ed alla sua attuazione nei confronti dei lavoratori e delle imprese.
Con la sottoscrizione di questo accordo prendono corpo in modo concreto le potenzialità – già sottolineate da CGIL CISL UIL – per un salto di qualità nella promozione della contrattazione di secondo livello.
E' possibile, inoltre, identificare una linea di tendenza evolutiva nell'approccio di Confindustria verso il tema della partecipazione finora decisamente osteggiato. Questo aspetto viene, infatti, anche ripreso nel comunicato congiunto (altra novità significativa nei rapporti tra le parti) in cui si parla di “sviluppo della cultura del coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione del lavoro”.
Importante, da questo punto di vista, l'attivazione su tutti i territori di iniziative in tempi rapidi per portare alla costituzione dei Comitati delle Parti sociali non solo come soggetto di valutazione e monitoraggio ma anche di promozione dei contenuti dell'intesa.
L'accordo apre una pista di lavoro nelle aziende e nei territori che offre a CGIL CISL UIL l'opportunità di consolidare ed estendere la contrattazione in termini quantitativi e qualitativi; in modo tale da offrire ai lavoratori possibilità di miglioramento delle proprie retribuzioni così come delle loro condizioni di lavoro anche attraverso un loro contributo partecipativo, in ordine alla valorizzazione delle proprie competenze e conoscenze, al fine di ridisegnare l'organizzazione del lavoro per una maggiore competitività, produttività ed efficienza e, di conseguenza, consolidare l’occupazione.
Le segreterie nazionali di CGIL CISL UIL si rendono disponibili a concordare iniziative unitarie sul territorio per diffondere i contenuti dell'intesa raggiunta con Confindustria e per favorire l'avvio di un progetto di lavoro – anche in termini di promozione politico-culturale – in grado di concretizzare un salto di qualità nelle relazioni industriali diffuse sul territorio che dia sostanza al ruolo delle parti sociali e della contrattazione per la ripresa economica e sociale del paese.
Scarica il documento: DETAX CONFINDUSTRIA FIRMATO 2016