Martedì 29 maggio 2018 ad Assago (MI), si è svolto il quarto incontro per l’esame congiunto di cui all’art. 4, comma 5, legge 223/1991 previsto dalla procedura di licenziamento aperta in data 16/4 u.s. alla presenza dell’Azienda assistita dai propri legali con le Segreterie Nazionali SLC CGIL, FISTel CISL e UILCOM UIL, unitamente alle Segreterie Territoriali e le RSU.

Nonostante i quattro incontri (22/4, 3/5, 14/5 e 29/5) le posizioni restano nettamente distanti e il numero degli esuberi è rimasto invariato rispetto a quello previsto dalla procedura.

La sintesi delle proposte aziendali, in caso di accordo tra le parti, prevederebbe i seguenti punti:

procedere alla costruzione della DIGITAL FACTORY su Torino a partire da giugno 2018 con il reintegro di 70 delle 400 posizioni dichiarate esubero

-          Mantenimento di un presidio a Torino con circa 90 persone nelle funzioni di amministrazione, credito e nelle attività legate alla gestione degli elenchi telefonici;

-          Trasferimento da Torino ad Assago di circa 90 persone con riconoscimento di copertura integrale dei costi di viaggi in treno per la durata di un anno;

-          Richiesta di Cassa Integrazione con causale di “Cessazione Parziale di Attività” per 18 mesi per almeno 400 persone;

-          Avvio di percorsi formativi rivolte al tutte le persone in CIGS

-          Incentivi all’esodo pari a 18 mensilità lorde + outplacement

E’ del tutto evidente la abissale distanza delle posizioni, specie in relazione al mancato approfondimento delle proposte che il sindacato ha illustrato all’azienda, anche in sede ministeriale, ancor prima della paventata apertura della procedura di licenziamento collettivo.

Le OO.SS. dissentono dalla narrazione che i vertici di Italiaonline fanno dell’azienda, poiché  disconoscono che già la Seat PG fosse all’avanguardia nel settore digitale, e non condividono il piano industriale così come presentato, che pare finalizzato esclusivamente alla riduzione del perimetro occupazionale.

Giova ricordare che i lavoratori sono già stati ampiamente penalizzati dalla permanenza in cassa integrazione richiesta un anno e mezzo fa per riorganizzazione.

E’ davvero inspiegabile che non vi sia stato alcun avanzamento delle posizioni aziendali in merito alla tutela dell’occupazione tanto quanto è inaccettabile leggere articoli sulla stampa specializzata che illustrano le “magnifiche sorti e progressive” di un’azienda che continua a fare utili e dichiara apertamente di “aver digerito la Seat PG” e, aggiungiamo noi, una cospicua parte della dote che la stessa portava ( 80 milioni di extradividendo!).

Per questo motivo, fermi nella posizione costruttiva e di dialogo che si sostanzia in richieste strutturate e non fantasiose, le OO.SS proseguiranno in tutte le sedi a chiedere che si eviti di mettere sul lastrico centinaia di lavoratrici e lavoratori, tutte e tutti disponibili come hanno dimostrato in questi mesi a proseguire nei percorsi di riqualificazione necessaria.

In conclusione dell’incontro le OO.SS hanno dunque ribadito le proprie proposte ed invitato l’Azienda a rivedere le proprie rigide posizioni rispetto alle proposte sindacali in quanto sostenibili e di buon senso per il lavoratori con le proprie famiglie.

Nell’attesa di essere convocati in sede ministeriale per il prosieguo della trattativa, invitiamo tutti i lavoratori a sostenere le varie iniziative a supporto di questa complicata e spinosa vertenza.

E nuovamente invitiamo le istituzioni, che hanno sostenuto sino ad oggi la lotta dei lavoratori, a farsi portatrici delle istanze sindacali che mirano ad evitare un depauperamento del tessuto produttivo delle loro città e un evitabile impoverimento di centinaia di famiglie.

Non è sostenibile il principio che le aziende che hanno ottimi andamenti produttivi e di mercato licenzino lavoratori che quei risultati hanno contribuito ad ottenere mentre gli azionisti si spartiscono utili milionari e premiano i manager.

Ribadiamo infine il concetto più volte espresso riferito all’utilizzo del contratto di solidarietà, con la salvaguardia e la tutela dell’organizzazione del lavoro, ed invitiamo pertanto l’azienda a non fossilizzarsi su posizioni preconcettuali che possono essere superate  nell’interesse di tutti con una costruttiva discussione.

SEGRETERIE NAZIONALI SLC CGIL-FISTel CISL – UILCOM UIL

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