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Il 30 ottobre si è svolta una riunione presso lo studio legale Nicoletti, che assiste la società Casa.it alla presenza dei responsabili aziendali con le OO. SS. che rappresentano il personale della ex B&P Editori. Alla riunione era altresì presente il prof. Insinga quale rappresentante della Curatela.
Alla luce della ultima asta concessa dal Tribunale di Monza per l’acquisizione della B&P Editore, che ha visto nella Casa.it Società aggiudicatrice per un valore di oltre 3 mln di euro ed un dipendente da assumere.
In forma preliminare è stato richiesto alla società Casa.it, il perimetro delle attività che la stessa intendesse svolgere, avendo acquisito una parte consistente delle testate editoriali oltre alla attività sul Web. La risposta dei rappresentanti di Casa.it è stata lapidaria: alla fine dell’esercizio provvisorio (previsto nel mese di Novembre) verranno cessate le pubblicazioni cartacee e verrà svolta la sola attività del Web.
Il Sindacato nel sottolineare l’importanza del fatturato che genera il cartaceo, ha posto l’opportunità di mantenere una parte dell’occupazione, nel caso in cui si fossero avviate possibilità di mantenimento del publishing , anche attraverso accordi con società interessate alla pubblicazioni. È stata proposta anche la possibilità di individuare nell’arco temporale di un anno estendibile a due anni la produzione cartacea in un rapporto di equilibrio economico tra il costo della produzione e il rapporto di fatturato prodotto; a tali proposte la Società ha ribadito la propria impostazione di cessare le pubblicazioni alla fine dell’esercizio provvisorio. Il Sindacato ha espresso il proprio dissenso sulla scelta di Casa.it , poiché potrebbe venire meno una parte del fatturato presente sul cartaceo che non viene automaticamente veicolato sul Web.
La riunione si è chiusa con l’impegno (che dovrà essere formalizzato con accordo) di assumere 5 lavoratori della attività Web e di individuare nel bacino dei dipendenti ex B&P, eventuali necessità di personale che Casa.it possa richiedere per la sua attività. L’Azienda, su richiesta del Sindacato, si è resa disponibile a completare in un lasso di tempo breve il versamento economico al Tribunale di Monza relativo al valore dell’acquisizione. Tale impegno, consentirà alla Curatela di provvedere nei confronti dei lavoratori delle spettanze dovute.
Le scelte del Tribunale di Monza, a partire dal concordato preventivo in continuità di attività (seconda istanza) e la procedura di fallimento non hanno mai considerato il valore editoriale della B&P editore ma la grossa mole di debito presente nella società. Tale atteggiamento ha distrutto il valore professionale e di prospettiva che i prodotti editi da B&P potevano avere, se le scelte fossero state altre, anche da parte delle società che hanno partecipato alla gara per l’acquisizione.

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