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"Alla fine, dopo 10 mesi di trattativa infruttuosa, rassicurazioni e proposte da parte dell'azienda in sede istituzionale, sono arrivate decine di ulteriori licenziamenti in Sky. Sono stati mandati via anche quei lavoratori che avevano dato disponibilità al trasferimento a Milano, caricandosi il peso di sradicare le proprie famiglie pur di non perdere il lavoro, segno chiaro del fatto che l’azienda pretendeva, nella procedura collettiva di licenziamento, di determinare da sola coloro che dovevano essere ricollocati o licenziati, non rispondendo a quanto prescritto dalla norma a tutela dell’occupazione (anzianità contrattuale, carichi familiari e condizioni di difficoltà economica)." Lo annuncia una nota delle segreterie nazionali Slc Cgil, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni.
"Le organizzazioni sindacali nei 75 giorni di trattativa, definiti dalla procedura di licenziamento collettivo, hanno insistito con tutte le istituzioni per una ferma presa di posizione contro un’azienda che, nonostante gli utili straordinari e la solidità Industriale e commerciale, ha preteso di liberarsi di lavoratori che da anni hanno contribuito alla sua crescita, oltretutto impoverendo ancora una volta il territorio romano di occupazione, professionalità e competenze."
"Purtroppo, come sempre più spesso accade - prosegue la nota - ci siamo trovati ad una presa d’atto anche da parte delle istituzioni davanti al principio imperante ed a nostro avviso distorto della cosiddetta “libertà di impresa”, che scardina quanto previsto dalla Costituzione e cioè il rispetto della dignità dell’uomo in quanto lavoratore o lavoratrice, anche nella libertà di impresa privata."
"I sindacati hanno proposto variegate soluzioni alternative, sia in sede aziendale che in tutte le sedi istituzionali, sino all’ultimo giorno possibile di trattativa, pur di  scongiurare i licenziamenti, nonostante lo spostamento di parte di Sky tg 24 da Roma a Milano. Siamo arrivati ad indicare soluzioni per le singole posizioni: tutte scelte percorribili e senza ulteriori aggravio di costi che hanno incontrato  la totale chiusura di Sky."
"Nei prossimi giorni agiremo legalmente nei confronti di Sky Italia - annunciano i sindacati - poiché riteniamo che le modalità utilizzate per procedere al licenziamento collettivo non rispondano a quanto stabilito dalla legge a tutela dei lavoratori ed assisteremo individualmente i lavoratori che ce lo chiederanno. A questo si aggiunge la mobilitazione che porterà ad un sciopero nazionale."
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