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Produzione culturale

Le scriventi OOSS, prendendo atto dell’assoluta mancanza di riscontro da parte del MIBACT alle ripetute richieste d’incontro ufficialmente formalizzate negli ultimi mesi, devono con forza ripetere l’assoluta inaccettabilità di tale assordante silenzio su questioni che dovrebbero vedere il Ministero medesimo primo proponente di concrete soluzioni ai numerosi problemi che affliggono le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane e che, in aggiunta alla specifica istanza d’interpello inviata in data 31 marzo u.s. a tutti i Ministeri competenti e alla Direzione Generale dell’INPS, nuovamente elenchiamo come sotto sintetizzate:

- traduzione ed applicazione della Legge 112 in tutti i suoi molteplici aspetti ai fini della compilazione ed approvazione dei piani industriali che “obbligatoriamente o volontariamente” la suddetta Legge impone di dover affrontare alla stragrande maggioranza delle Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane in tempi obbligatoriamente prestabiliti;
- ridisegno degli assetti e della ripartizione settoriale del Fondo Unico dello Spettacolo;
- chiarimenti sulla tipologia ordinamentale delle leggi di riferimento del settore in ordine alla natura privatistica o pubblicistica delle Fondazioni Lirico Sinfoniche cosí come sta emergendo dagli indirizzi adottati dalla Magistratura nei suoi ultimi e specifici pronunciamenti.
Le scriventi OOSS, per quanto sopra richiamato e su precisa indicazione del Coordinamento Unitario, sono a indire lo stato di mobilitazione del Settore con l’individuazione di due prime manifestazioni che vengono cosí individuate:

- Torino, 8 maggio 2014, presidio al Lingotto Fiere in occasione dell’inaugurazione del XXVII SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO alla presenza del Ministro Dario Franceschini.
(All’iniziativa sono invitate principalmente a partecipare rappresentanze delle Fondazioni del Centro Nord e specificatamente quelle di Torino, Milano, Trieste, Venezia, Verona, Genova e Bologna);

- Roma, 12 maggio 2014 dalle ore 11 alle ore 15, presidio davanti al Ministero dei Beni e Attività Culturali con la partecipazione delle rappresentanze di tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche Italiane.
Le mobilitazioni si rendono urgenti e necessarie per aprire un confronto funzionale a costituire un Tavolo di governance dei processi e per istituire una cabina di regia che definisca soluzioni e coordinate certe sia per le Fondazioni in sofferenza che per chiarire il discrimine di norme di natura pubblicistica (evidenza pubblica nelle assunzioni, norme previdenziali, malattia, ecc.) forzosamente inserite per via legislativa in un Comparto normato secondo il diritto privato.

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